Invader è uno dei più importanti e originali street artist internazionali e vari prestigiosi musei e gallerie all'estero hanno ospitato in mostra i suoi lavori.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], nato nel 1969, è uno street artist che si ispira al celebre gioco "
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]"; le sue opere sono costituite da piccole tesserine colorate che formano un mosaico. Il simbolo del video game anni ‘80 viene riproposto in pixel, modificato nelle forme e nei colori, piccole piastrelle incollate con il cemento ad altezza ragguardevole che rappresentano la nostra era, la nascita della tecnologia moderna con video game, computer, Internet, hackers e virus.
L'artista "invade" letteralmente le città dei cinque continenti con i suoi mosaici, indicando su delle mappe la localizzazione di ogni invasore.
Ha avviato il suo progetto nel 1998 con l'invasione di Parigi la città dove risiede e per questo la "più invasa" anche se poi ha invaso numerose altre città, annovera attualmente almeno altre 35 città sparse nel mohdo, tra cui Los Angeles, New York City, Londra, Manchester, Newcastle, Ginevra, Tokyo, Praga, Melbourne, Vienna, Bilbao, Bangkok, Losanna, Darlington, Ljubljana, Barcelona, Amsterdam, Varanasi, Katmandu e persino Mombasa realizzando quasi 4.000 Space Invaders.Tutto viene mappato grazie a Google Maps e venduto sottoforma di cartina geografica.
I mosaici raffigurano personaggi degli Space Invaders e di altri videogames dei tardi anni Settanta.
Le immagini di questi giochi erano a bassa risoluzione e per questo facilmente riproducibili con la tecnica del mosaico, laddove i tasselli raffiguravano i pixel. I tasselli non si alterano e resistono alle intemperie.
Invader attaccò il suo primo mosaico a Parigi nei primi anni Novanta. Per molti anni fu l'unico invasore, prima dell'attacco del 1998.
I mosaici non vengono posizionati ma a caso, ma secondo criteri specifici, estetici, strategici o concettuali. Invader preferisce i luoghi molto frequentati, ma non disdegna anche quelli più nascosti.
A Montpellier, i posizionamenti dei mosaici venivano scelti in modo tale che, posizionati su una mappa, formavano un personaggio di Space Invaders.
I mosaici vengono realizzati in laboratorio e Invader viaggia portandoli con sé. Giunto nella città di destinazione, l'artista si munisce di una mappa e impiega almeno una settimana per collocarli.
Tra i luoghi più celebri dove sono collocati i mosaici di Invader, va citato l'Hollywood Sign. Il primo mosaico fu collocato sulla lettera D il 31 dicembre del 1999, negli anni successivi altri mosaici vennero collocati accanto alle lettere restanti.
Dal 2007 l’arte di Invader si è arricchita grazie al progetto “RubikCubist“, dove il famoso cubo, grazie alle sue 43 bilioni di combinazioni, viene utilizzato per realizzare sculture del simbolo disegnato da Tomohiro Nishikado o riproduzioni di quadri, mentre di recente, nel mockumentary
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], l’artista “interpreta” il cugino del “protagonista” Thierry Guetta.
Fonte: miste