GROTTA DELLA BÀSURA (grotta della strega)
La grotta della Bàsura, nota sin dal secolo scorso per le esplorazioni dello studioso don Nicolò Morelli Canonico di Pietra Ligure, è sicuramente la più spettacolare. Nel 1950, alcune persone di Toirano appassionate di speleologia scoprirono una serie di sale interne che seguono un percorso di circa 450 metri, meravigliose per la ricchezza e la varietà di concrezioni naturali.
1) Ingresso grotta della Bàsura (Sala Morelli):
La grotta ha due ingressi naturali a 186 m s.l.m., che portano in un primo ambiente dove è esposto uno scheletro di Ursus spelaeus, parzialmente ricostruito. Si tratta di una specie d’orso che per millenni abitò le sale interne della caverna e che si estinse durante l’ultima glaciazione.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Ricostruzione parziale di uno scheletro dell’orso delle caverne (Ursus Spelaeus), esposto nella sala Morelli.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]La stalagmite denominata “Torre di Pisa”.
2) Il Salotto:
E’ la prima sala del tratto della grotta scoperto nel 1950. Qui vi sono numerose concrezioni di calcite dalle molteplici forme: i cornicioni calcarei che hanno evocato l’immagine del “Salotto”, le millenarie colate di alabastro, le stalattiti e le stalagmiti che si fondono in colonne. Le tonalità del loro colore variano dal bianco del minerale puro al rosso dato da impurità di ossidi di ferro al grigio del manganese.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]L’ambiente surreale del “Salotto della Strega”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Le concrezioni stalacto-stalagmitiche del “Salotto”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Il millenario lavoro dell’acqua ha creato lo scenografico spettacolo delle grotte di Toirano.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]La serie di colonne stalagmitiche della “Sala del Fascio”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]La particolare colonna stalagmitica a forma di scure, che ha ispirato il nome “Sala del fascio".
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]La suggestiva veduta della “Sala del Fascio”.
3) Corridoio delle Impronte:
Le impronte di piedi, mani e ginocchia che si osservano nell’argilla in questo corridoio, miste a quelle di orsi delle caverne, sono state lasciate da uomini preistorici che frequentavano la grotta per compiere riti magici. Le torce che questi usavano per illuminarsi il cammino hanno lasciato segni carboniosi sulle pareti.
Lo studio delle impronte ha dimostrato che queste sono riferibili a Homo sapiens; datazioni radiometriche indicano un’età di circa 12.000 anni, epoca in cui si sviluppò la cultura epigravettiana del Paleolitico superiore.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Particolare delle impronte lasciate nell’argilla dagli uomini preistorici.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Una curiosa formazione stalattitica a drappo, denominata “La fetta di prosciutto”.
4) Il Laghetto:
Concrezioni a forma di piattaforme e cornicioni testimoniano un antico livello del lago. La grande colata calcitica indica lo scorrimento, per centinaia di migliaia di anni, di una sottile lama d’acqua. Nelle acque delle grotte vive un piccolo crostaceo del genere Nyphargus che non raggiunge il centimetro di lunghezza, depigmentato e cieco a causa della sua evoluzione “cavernicola”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Lo specchio d’acqua del “Laghetto” contornato da concrezioni calcaree che evidenziano gli antichi livelli.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Esemplare di “Nyphargus” minuscolo crostaceo preistorico che sopravvive nei laghetti della grotta: può raggiungere una lunghezza di 7 mm.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Esempio di colonna stalacto-stalagmitica situata nell’ampia sala del “Laghetto”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]La scenografica colata d’alabastro a canne, chiamata “Organo.
5) Cimitero degli Orsi:
E' un esteso deposito di ossi di Ursus spelaeus, risalenti a 27.000 - 24.000 anni fa. Questi orsi raggiungevano le sale interne della grotta per trascorrervi il letargo invernale, durante il quale morivano gli individui più deboli che non erano riusciti ad accumulare sufficienti riserve di grasso durante l'estate.
Dallo studio dei reperti scavati si è dedotto che l’Ursus spelaeus poteva raggiungere 2,80 m di altezza in posizione eretta, ed oltre 600 kg di peso.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Il “Cimitero degli Orsi”: vasto deposito di ossa fossili dell’Ursus Spelaeus.
6) Sala dei Misteri:
Questa è l’ultima sala frequentata dall’uomo preistorico.
Vi sono concentrate numerose testimonianze di interesse archeologico: impronte di uomini preistorici ed orsi delle caverne, tracce carboniose delle loro fiaccole e palline di argilla rimaste attaccate alla parete contro cui furono scagliate, forse in un rito di iniziazione.
- La sala è attualmente chiusa al pubblico, in accordo con la Soprintendenza Archeologica della Liguria, per problemi di conservazione
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]"Sala dei Misteri": palline d'argilla scagliate sulla parete.
7) Antro di Cibele:
E' la parte terminale della Grotta della Bàsura, corrispondente ad un ultimo tratto aperto solo nel 1960; al momento della scoperta era sommersa dall'acqua e fu perciò prosciugata. La rara e particolare forma tondeggiante delle concrezioni mammellonari di questi ambienti è tipica di una crescita subacquea, durante la quale le stalattiti preesistenti furono ricoperte da numerosi strati di calcare. Dedicata alla mitologica Dea della Fecondità, è una sala ritenuta unica al mondo tra le grotte conosciute.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Le splendide formazioni tondeggianti in alabastro dell’“Antro di Cibele”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]“ Antro di Cibele”: le caratteristiche formazioni “mammellonari”.
8 ) Tunnel di collegamento:
Il traforo, lungo 110 m, venne ultimato nel 1967. Collega artificialmente la Grotta della Bàsura alla Grotta Inferiore di Santa Lucia e ne permette la visita, in successione, a “senso unico”. E’ il punto del percorso turistico più profondo nella montagna, localizzato a circa 170 m s.l.m. Lo spessore della roccia sovrastante è di circa 150 m.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Particolare della struttura aghiforme dei cristalli di aragonite.
9) I Cristalli:
Nelle sale terminali della Grotta Inferiore di Santa Lucia si possono ammirare i fiori di calcite; sono particolari concrezioni coralloidi dovute a complessi processi di evaporazione e condensazione dell’acqua, in differenti condizioni di temperatura e di pressione. Oltre alla calcite è possibile osservare una diversa forma di cristallizzazione del carbonato di calcio, la cosiddetta aragonite, riconoscibile per l’aspetto “aghiforme” dei suoi esili e brillantissimi cristalli.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]I finissimi fiori di aragonite della “Sala dei Cristalli”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Le delicatissime formazioni di aragonite che ricoprono le pareti della sala dei cristalli.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Un fascio di luce impreziosisce un particolare dei cristalli di aragonite.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]I riflessi di un “Fiore di aragonite” presente nella “Sala dei Cristalli”.
10) Pantheon:
E’ la sala più ampia della Grotta Inferiore di Santa Lucia, con le concrezioni di maggiori dimensioni tra cui una colonna alta circa 8 m. Particolare è poi una stalagmite ricoperta di cristalli di aragonite definita per la sua bellezza la “perla” della grotta. In diversi punti si possono osservare fratture e concrezioni spezzate, segno di antichi terremoti.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Le imponenti colonne stalagmitiche “Sala del Pantheon”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Sala del Pantheon”: stalagmite rivestita da candidi fiori d’aragonite, chiamata “Perla delle grotte”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]“Corridoio degli Alabastri”: passaggio caratterizzato dal suolo in alabastro e dalle pareti colorate dai sali minerali.
11) Sala dei livelli (o dei Capitelli):
La presenza di antichi laghi sotterranei è, ancora una volta, segnalata dai cornicioni calcarei e dalle piattaforme che si sono formate all’estremità di stalattiti e di stalagmiti, in corrispondenza dei livelli che l’acqua ha mantenuto per lunghi periodi.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Sala dei Capitelli” ricca di numerose colonne, i cui capitelli sono la testimonianza di un antico lago scomparso.
12) Il Tanone:
E' la parte finale della grotta, priva di concrezioni, conosciuta da sempre. Nel 1944 fu rifugio antiaereo per la popolazione di Toirano, oggi viene utilizzata per manifestazioni ed eventi culturali quali concerti e balletti. Usciti dalla Grotta si scorge il Santuario rupestre costruito nel 1500 e dedicato a Santa Lucia, e si spazia sull’abitato Toirano, il centro storico, le terrazze coltivate e il mare.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]“Il Tanone”: l’ampia prospettiva della volta nel lungo tratto conclusivo della grotta di Santa Lucia Inferiore.
Come Arrivare
In Auto
Con l’autostrada dei Fiori A 10: uscita Borghetto S.Spirito, da qualsiasi direzione si provenga (Genova o Ventimiglia), quindi imboccare la strada provinciale per Toirano (KM 3).
In Treno
Discesa, da qualsiasi città si provenga, alla stazione di Loano. Da qui, con mezzi pubblici, imboccare la S.S. 1 Aurelia fino a Borghetto e proseguire sulla strada provinciale per Toirano.
In Autobus
Con i mezzi pubblici di linea partenze da Pietra Ligure, Loano e Borghetto S.S.
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