Piante per siepi
Conosciuto anche come Prunus laurocerasus, questa specie viene scelta prevalentemente per la sua crescita rapida e rigogliosa. Tra le particolarità anche il basso costo e la possibilità di acquistare e mettere a dimora piante già abbastanza grandi. Il Lauroceraso si adatta benissimo a molti terreni ed ha pochissime pretese sul fronte manutenzione. La crescita rapida può diventare un limite in quanto le piante possono diventare grandi e difficili da potare, oltre che ingombranti.
Se le piante sono piuttosto vecchie, meglio operare il taglio in marzo, anche su rami troppo legnosi. Nel giro di poco le piante cominceranno a crescere, riprendendo una splendida forma. Se invece è solo un problema di sagoma, occorre operare nel periodo estivo, da giugno a settembre, seguendo le ramificazioni principali, senza tagliarle, in modo da far sviluppare solo le parti verdi e con i giovani germogli, avendo l’accortezza di non rovinare le foglie durante l’operazione.
Altra pianta molto gettonata tra quelle per siepi, il Ligustro produce siepi fitte e compatte, di altezze contenute. Si caratterizza per l’intensa fioritura primaverile, con fiori bianchi e molto profumati e per un portamento tendenzialmente arrotondato.
Amante del Sole, il ligustro predilige posizioni semi ombreggiate e una ricca pacciamatura durante l’inverno, nei climi più rigidi. Al contrario, ben si presta a lunghi periodi di siccità, dove, solo nei casi critici, di scarsa piovosità, si deve intervenire con innaffiature regolari.
Una pianta dalla crescita molto rapida, molto amata per siepi e bordure, con rami e fusti dallo sviluppo disordinato e molto naturale. Forma siepi spinose caratterizzate da bacche colorate (gialle, arancio o rossastre) e fiorellini bianchi molto profumati. Nessun problema per l’esposizione: questa specie non teme il freddo e nemmeno il Sole: anzi, se posta a dimora in posizione soleggiata, cresce più velocemente e produce più fiori.
Il Buxus sempervirens è utilizzato con questo scopo fin da tempi remoti. Già in giardini medioevali erano utilizzate piante di bosso per creare anche siepi dalle forme suggestive, grazie all’arte topiaria. Il bosso ha un’ottima resistenza alla potatura e si caratterizza per folte siepi di colore verde scuro. Per quanto riguarda la coltivazione, il Bosso si adatta bene anche a tipi di terreno asciutto e sassoso, purché senza ristagni d'acqua. Come controindicazione, però, ha una crescita molto lenta.
Particolarmente apprezzato per le bacche di colore rosso e per i fiori bianchi o rosati che produce in estate, il Cotoneaster, o cotognastro forma siepi solide e compatte, grazie anche alle numerose varietà della specie, che consentono sia un portamento eretto, che uno sviluppo orizzontale e strisciante. Possibilmente esposto in posizione soleggiata, il Cotoneaster predilige suoli calcarei e, anche in questo caso, senza ristagni idrici.
Chiamata anche Andromeda del Giappone, la Pieris Japonica è una pianta di origine orientale, molto diffusa, con tendenze rampicanti e con una crescita molto rapida. Produce fiori bianchi o rosati e foglie che, in giovane età, tendono al rosso. Si presta molto bene a terreni acidi ed è molto decorativa, grazie alle sfumature che assumono le sue foglie durante le stagioni.
Chiamata anche Tasso giapponese, questa pianta, originaria dell’Asia, forma siepi con foglie piuttosto appiattite, che hanno un colore che in estate tende al grigio – verde, mentre in inverno vira sul rosso. Diffusa in zone collinari e montane, la Cryptomeria preferisce un clima temperato mediamente umido e suoli fertili e profondi. Ha una crescita molto lenta, con forme piuttosto piramidali e coniche e altezze che non superano nel tempo i 6 metri. Molto resistente al freddo, la Cryptomeria riesce a vivere in zone a Nord, purchè non troppo nevose in inverno.
Caratterizzata da una chioma densa e compatta, la Tsuga assomiglia in parte all'abete rosso, a cui viene assimilata spesso sia come portamento, che come foglie e frutti. La Tsuga ha aghi appiattiti di un colore verde acceso ed è disponibile in diverse varietà, dove le migliori per le siepi, sono le varietà nane. Questa specie, piuttosto longeva e facile da mantenere, predilige terreni drenati e abbastanza umidi, purchè non troppo sabbiosi. Ha una corteccia piuttosto rugosa, che con il passare del tempo tende a sfaldarsi in piccole scaglie.
Il Taxus Baccata è una diffusa varietà di Tasso, caratterizzata da foglie verdi e bacche carnose. Ha come caratteristica primaria, il fatto di presentare un doppio colore fogliare, ovvero verdi nella pina superiore e bianche in quella inferiore. Molto utilizzato per l’arte topiaria anche in passato, il Taxus Baccata ha una crescita molto lenta, con una chioma arrotondata abbastanza irregolare, caratterizzata da rami molto bassi e irregolari.
Per quanto riguarda il terreno, il Taxus Baccata è una specie che preferisce luoghi umidi e freschi, sufficientemente ombrosi, a base calcarea.
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