(Grida di incoraggiamento al pellegrino compostellano) Ultreya : ultra (più) ed eia (avanti), mentre Suseya potrebbe tradursi avanti verso l’alto.
Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui ci sarebbe la tomba di Giacomo il Maggiore. Le strade francesi e spagnole che compongono l'itinerario nel 1993 sono state dichiarate Patrimonio dell'umanità dall' [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Il Cammino di Santiago di Compostela è intimamente legato alla presenza della tomba di [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. Anche se Giacomo è morto in Palestina negli Atti degli Apostoli (At12,1-2), e la Spagna è stata visitata solo da Paolo di Tarso Lettera ai Romani, la tradizione racconta che:
« San Giacomo il Maggiore dopo l'ascesa di Gesù al cielo iniziò la sua opera di evangelizzazione della Spagna spingendosi fino in Galizia, remota regione di cultura celtica all'estremo ovest della penisola iberica. Terminata la sua opera Giacomo tornò in Palestina dove fu decapitato per ordine di Erode Agrippa nell'anno 44. I suoi discepoli, con una barca, guidata da un angelo, ne trasportarono il corpo nuovamente in Galizia per seppellirlo in un bosco vicino ad Iria Flavia, il porto romano più importante della zona. Nei secoli le persecuzioni e le proibizioni di visitare il luogo fanno sì che della tomba dell'apostolo si perdano memoria e tracce. Nell'anno 813 l'eremita Pelagio (o Pelayò), preavvertito da un angelo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Liberon, dove esistevano antiche fortificazioni probabilmente di un antico villaggio celtico. Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba, probabilmente di epoca romana, che conteneva tre corpi, uno dei tre aveva la testa mozzata ed una scritta:"Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé". »
Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da Campus Stellae (campo della stella) o da Campos Tellum (terreno di sepoltura). Alfonso II il Casto (789-842), re delle Asturie e della Galizia, ordinò la costruzione sul posto di un tempio, i monaci benedettini nell'893 vi fissarono la loro residenza. Iniziarono così i primi pellegrinaggi alla tomba dell'apostolo (Peregrinatio ad limina Sancti Jacobi), dapprima dalle Asturie e dalla Galizia, poi da tutta l'Europa. Santiago di Compostela fu distrutta nel 997 dall'esercito musulmano di Almanzor e poi ricostruita da Bermudo II di León. Fu però il vescovo Diego Xelmírez ad iniziare la trasformazione della città in luogo di culto e pellegrinaggio, facendo terminare la costruzione della Cattedrale, iniziata nel 1075, ed arricchendola con numerose reliquie.
Storicamente, le vie degli stranieri verso Santiago furono anche marittime, soprattutto in primavera-estate, ed è anzi diffusa l'opinione che per mare fosse arrivata nella Francia carolingia la notizia della tomba dell'apostolo, e che i primi pellegrini arrivassero proprio dal mare: ci sono testimonianze di viaggi compiuti dall'Inghilterra verso La Coruña, nel XIII secolo, che duravano solamente quattro giorni, e certamente il percorso marittimo era il meno rischioso, se fatto nella buona stagione, in tempi di strade assai insicure e accidentate, di abitati scarsi e lontani tra loro. La Ruta de la Costa, cioè la via di Santiago lungo la costa cantabrica, è la principale traccia del cammino più antico, a testimoniare che i pellegrini arrivavano a Santiago da porti atlantici, anche più ad est di La Coruña (praticamente dalla Francia alla Galizia). Le principali vie di terra che convergevano verso Santiago sono descritte nel [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] (il Liber Sancti Jacobi) ed erano, e sono ancora:
dall'Italia, la via Francigena (con una variante costiera che si diramava lungo la costa da Pontremoli) e poi la via Tolosana fino ai Pirenei; dalla Francia, le vie erano diverse; a partire dal sud si potevano percorrere:
la via Tolosana, la più meridionale, da Arles attraverso Tolosa; questo cammino era utilizzato anche dai pellegrini tedeschi provenienti dalla Oberstrasse, e passava i Pirenei sul Passo del Somport (Huesca); l a via Podense, da Lione e Le Puy-en-Velay, che passava i Pirenei a Roncisvalle;
la via Lemovicense, da Vézelay, per Roncisvalle; l a via Turonense, da Tours e Roncisvalle, che raccoglieva i pellegrini che arrivavano dall'Inghilterra, dai Paesi Bassi e dalla Germania del nord lungo la Niederstrasse. I due passi più frequentati sui Pirenei erano dunque Roncisvalle e Somport. La via che va da Roncisvalle a Estella è ancora detta, in spagnolo, Camino francés, mentre quella che passa i Pirenei a Somport si chiama Camino aragonés. Lungo il Camino aragonés i principali paesi attraversati sono Jaca, Sangüesa, Enériz. Lungo il Camino francés si attraversa Pamplona, Logroño, Burgos e León.
Per qualunque cammino arrivassero i pellegrini comunque, il punto di raccolta era il Puente la Reina.
Le successive, necessarie tappe erano
Estella;
Nájera;
Burgos;
Frómista;
Sahagún;
León;
Rabanal del Camino;
Villafranca del Bierzo;
Triacastela;
Palas de Rei;
e si era finalmente a Santiago. Dopodiché il pellegrino, se aveva ancora fiato, si spingeva (e arriva tutt'oggi) a guardare l'oceano Atlantico dall'estremo promontorio di Fisterra, oppure termina il suo cammino al santuario di Nosa Señora da Barca, a Muxía, sulla Costa della Morte. La chiesa sorge di fronte ad un celebre luogo di culto megalitico, centrato sulla Pedra d'Abalar ("la pietra oscillante") che i pellegrini fanno oscillare in cerca del suo punto di equilibrio.
Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha riconosciuto l'importanza dei percorsi religiosi e culturali che attraversano l'Europa per giungere a Santiago de Compostela dichiarando la via di Santiago "itinerario culturale europeo" e finanziando adeguatamente tutte le iniziative per segnalare in modo conveniente "el camino de Santiago"
Questo riconoscimento, che pone l'accento sul carattere storico e culturale del Cammino, è stato probabilmente una delle principali ragioni della forte ripresa di frequentazione del Cammino stesso, a partire dagli anni novanta, anche da parte di persone che non lo percorrono per motivi religiosi, e in misura crescente di nazionalità non spagnola. Per molti il cammino che viene intrapreso, non è solo quello materiale, ma quello interno, che comporta effetti benefici sia per lo spirito e per la fede, una sorta di catarsi interiore.
La maggiore presenza è quella di cristiani, ma non mancano appartenenti ad altre comunità religiose. Vi si trovano le categorie più disparate: novizi in attesa di prendere i voti; coppie in crisi, che tentano il viaggio insieme al fine di ritrovare l'equilibrio nei rapporti, fondato sui veri sentimenti; fedeli che intraprendono un pellegrinaggio, per rafforzare la propria fede.
Fonte: Tratto da [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
La Credenziale del pellegrino, che cos’è e come si ottiene
La Credenziale è un documento di viaggio che accompagna sempre il pellegrino. Serve ad attestare la sua identità, la sua condizione e le sue intenzioni. Serve a distinguere un vero pellegrino da ogni altro viaggiatore. Viene rilasciata da una autorità religiosa che si assume la responsabilità di ciò che essa afferma, pertanto ne deve essere fatto un uso responsabile e corretto.
A cosa serve?
garantisce l'autenticità del pellegrinaggio
identifica il pellegrino
consente l'accesso alle strutture che ospitano i pellegrini
permette di ricevere la certificazione del'avvenuto pellegrinaggio dalla competente autorità religiosa
Uso della Credenziale
La Credenziale è costituita di due parti da compilare: una parte informativa che il pellegrino deve compilare all'inizio del viaggio con i propri dati personali: nome e cognome, indirizzo completo, luogo e data di inizio cammino, meta del pellegrinaggio, mezzo di locomozione (a piedi, in bicicletta o a cavallo). La data di arrivo e il timbro del luogo santo raggiunto verranno apposti al termine del pellegrinaggio dall'ufficio ecclesiastico competente. Il documento è considerato valido solo se firmato. uno spazio dove verranno apposti i timbri che attestano il passaggio nelle varie località con la data in cui questo avviene (è sufficiente il timbro della località a fine tappa). I timbri, per essere validi, devono essere apposti da organi statali ufficiali (uffici comunali, polizia etc), organi religiosi, associazioni competenti o responsabili degli ostelli dei pellegrini.
In Italia la Confraternita di San Jacopo di Compostella ha realizzato una propria Credenziale con tali caratteristiche. Essa viene rilasciata direttamente dalla Confraternita a coloro che la richiedono e che si impegnano ad accettarne il senso e lo spirito. Viene rilasciata a coloro che percorrono le vie di pellegrinaggio a piedi, in bicicletta o a cavallo. È gratuita ma per rendere possibile questo servizio è ben accetta qualsiasi offerta.
La Credenziale della Confraternita è predisposta per raggiungere qualsiasi meta sacra e pertanto può essere utilizzata, come di fatto avviene, per coloro che si dirigono oltre che a Santiago de Compostela anche a Roma, Gerusalemme, Monte Sant’Angelo, Loreto, etc.
Richiedere la Credenziale
Le credenziali le rilascia la Confraternita di San Jacopo direttamente o attraverso i propri priori. La lista dei Priori di tutte le regioni si trova presso il Sito della Confraternita [[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]].
Santiago di Compostela (in spagnolo, Santiago de Compostela, in passato nota in italiano come San Giacomo di Compostella) (ab. 93.000 circa) è la città spagnola capoluogo della comunità autonoma della Galizia. Situata nella provincia di La Coruña, è stata nel 2000 capitale europea della cultura.
Santiago di Compostela, assieme al cammino del pellegrinaggio omonimo, è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1985. È sede del governo autonomo Galiziano (Xunta de Galicia), luogo di continue peregrinazioni religiose di devoti provenienti da tutto il mondo e sede universitaria con più di 500 anni di storia.
La città è conosciuta soprattutto per la sua maestosa cattedrale dedicata a Giacomo il Maggiore e per essere la tappa finale di ogni pellegrino che decide di affrontare il vecchio "cammino di Santiago di Compostela". Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha riconosciuto l'importanza dei percorsi religiosi e culturali che attraversano l'Europa per giungere a Santiago di Compostela dichiarando i percorsi "itinerario culturale europeo" e finanziando adeguatamente tutte le iniziative per segnalare in modo conveniente "el camino de Santiago".
Botafumeiro Cattedrale di Santiago de Compostela
Cattedrale di Santiago de Compostela, cerimonia con il Botafumeiro, alto 1,60 m ed un peso maggiore di 50 Kg, l'incensiere più grande al mondo, utilizzato solo in occasione di messe solenni e messe nel corso dell'anno Santo oppure a richiesta ed a pagamento e viene fatto oscillare dai "tiraboleiros".
Il primo Botafumeiro risaliva al XVI secolo ed era stato regalato dal re di Francia Luigi XI, era in argento e fu sottratto dall'esercito di Napoleone nel 1809. Il Botafumeiro viene fatto oscillare nella croce della navata centrale dai "Tiraboleiros" ad una altezza di circa 22 metri e ad una velocità di circa 70 Km/h. Il Botafumeiro odierno è del 1851 ed è di argento ed ottone. In passato era usato per coprire i cattivi odori prodotti dai Pellegrini che visitavano la Cattedrale di Santiago de Compostela.
Le origini del Cammino di Santiago
Ultima modifica di Leo il Mar Giu 25, 2013 11:17 pm - modificato 12 volte.
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Titolo: Finisterre, Santiago ed il Cammino verso la fine del mondo Mer Giu 19, 2013 9:29 am
Finisterre, Santiago ed il Cammino verso la fine del mondo
L'arrivo nella città di Santiago de Compostela segna la fine del "Cammino" di tipo religioso.
Molti pellegrini, però, preferiscono prima di partire ed abbandonare la Spagna prolungare di alcuni giorni la propria permanenza nella verdeggiante e misteriosa Galizia per percorrere e raggiungere "Capo Finisterre" detta in galiziano "Cabo Fisterra".
Il cammino verso Capo Finisterre ("Finis Terrae" ovvero "fine della terra") è un cammino diverso, certamente pagano, ma che ci permette di continuare ad ammirare paesaggi, spiagge e posti bellissimi della costa galiziana.
La tradizione tramandata nei secoli dagli antichi pellegrini medievali vuole che dopo aver raggiunto la città di Santiago ed aver pregato sulla tomba del santo apostolo di Gesù, dopo essersi purificati con il bagno nelle gelide acque dell'Oceano Atlantico e dopo aver aver bruciato i vestiti indossati durante il cammino o parti di essi si assista al tramonto nel punto più estremo della costa europea, Fisterra.
Oggi per il pellegrino il punto più estremo è il luogo dov'è collocato il faro di Finisterre e la prietra miliare o cippo del "chilometro zero" del cammino di Santiago de Compostela.
Finisterre è il luogo dove gli antichi pellegrini medievali raccoglievano sulla sue spiagge la famosa "Conchiglia di Santiago" o "Concha de Santiago" per testimoniare a se stessi e dimostrare al mondo d'aver percorso per intero "El Camino de Santiago".
Per i pellegrini che da Santiago de Compostela fino a Finisterre hanno continuato a raccogliere i timbri è possibile ritirare presso la casa municipale o presso l'albergue de Fisterra l'ultima certificazione del "Cammino" chiamata "[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]" vale a dire la certificazione d'aver percorso il cammino da Santiago fino a Fisterre ed aver raggiunto "el fin del mundo" (trad. "la fine del mondo").