Leonardo Amministratore ®
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| Titolo: Cueva de los Cristales Naica, Chihuahua, Mexico Dom Ott 07, 2012 7:40 am | |
| Cueva de los Cristales, Naica, Chihuahua, Mexico[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] Stato: Chihuahua Luogo: Naica Mine (Grotta di Cristallo) Info: Non è caverna di Superman, è la miniera di Naica, situata nello stato di Chihuahua, conosciuta per i suoi straordinari cristalli di selenite più grande di 4 metri di diametro e 15 metri di lunghezza.
[Enormi travi bianchi e semitrasparenti che si incrociano e vanno in tutte le direzioni, stalattiti e stalagmiti di lame taglienti e purissime, tutto sembra essere fatto di cristallo o di ghiaccio. Un panorama mozzafiato e incredibile che non sembra di questo mondo, quasi fossimo su un altro pianeta o su un set cinematografico! Eppure, questo paesaggio surreale è vero e si trova in alcune profonde grotte scoperte nelle miniere di Naica a Chihuahua, nel nord del Messico. Sembra proprio di rivivere alcune scene del libro “Viaggio al centro della Terra”di Julio Verne[/i][/color][/justify] [size=14]Naica è un tipico paese minerario ubicato nel nord del Messico (latitudine 27°52'00"N - longitudine 105°26'15"W - quota 1500 m s.l.m.), nello stato di Chihuahua, 130 km a sud est della capitale omonima e circa 35 km da Ciudad de Delicias, nel municipio di Saucillo. Secondo la tradizione, Naica significa "luogo senza acqua" ma, molto più probabilmente, tale termine è di origine Tarahumara, proviene dalle radici Rarámuri "Nai" (luogo) e "ka" (ombra), e significa "luogo ombreggiato", come giustificherebbe l'ombra proiettata dalla sierra isolata nel deserto circostante. La storia di Naica, a parte la presenza degli indios Apaches tra il XVI e XIX secolo che si dedicavano ad assaltare le diligenze sull'antico cammino reale a Chihuahua, è sostanzialmente legata alla evoluzione dell'attività mineraria, oggi famosa nel mondo e praticata con successo dal Gruppo Peñoles. La presenza di minerali a Naica venne scoperta da Alejo Hernández, Vicente Ruíz e Pedro Ramos de Verea che, il 26 giugno del 1794, denunciarono "una mina ubicada en tierra virgen con el nombre de San José del Sacramento, en la Cañada del Aguaje de la sierra de Naica". Nel 1896 la miniera diventò di proprietà di Santiago Stoppelli e si cominciò la costruzione della cittadina di Naica. La concreta estrazione dei minerali, però, cominciò solo nel 1900 allorché venne fondata la Compagnia Mineraria di Naica che proseguì la sua attività fino al 1911. In quegli stessi anni, infatti, per le devastazioni causate dalla Rivoluzione, la Compagnia dovette sospendere le attività che ripresero solo nel 1924 ad opera della "Compagnia Mineraria Peñoles". Dopo il 1928, la miniera venne sfruttata intensamente dalle compagnie americane "The Eagle Picher" e "The Fresnillo Company" e Naica si trasformò in un importante centro produttivo, tanto che nel 1934 venne fondata la sezione 30 del "Sindicato Nacional de Trabajadores Mineros, Metalurgistas y Similares de la República Mexicana". Nel 1961 gli americani si messicanizzarono nella fondarono la "Compañia Fresnillo S.A. de C.V." che proseguì le sue attività fino al 1998, allorché il Gruppo Peñoles acquisì le azioni straniere assumendo il controllo e messicanizzò totalmente l'attività mineraria, trasformando Naica in una delle più produttive miniera dello Stato. Le grotte Nel 1910 durante i lavori di scavo veniva scoperta quella che venne chiamata la Cueva de las Espadas (grotta delle spade), una unica grande cavità di un'ottantina di metri di diametro a 120 m di profondità. La grotta si apre in una zona semidesertica nelle montagne di Naica, un centinaio di chilometri a sud-est della città di Chihuahua, capitale dell'omonimo stato messicano al confine con gli Stati Uniti.
Si tratta di montagne calcaree (età: 200 milioni di anni circa) in cui si sono formati reticoli di grotte, che sono state successivamente attraversate da acque termali di origine molto profonda, calde e mineralizzate. Esse arrivavano in questi ambienti relativamente più freddi e vicini alla superficie e depositavano parte dei sali che trasportavano. In milioni di anni le grotte si sono così in parte riempite di mineralizzazioni ricche soprattutto di piombo, argento e zinco. Sin dalla fine dell'800 questi filoni di minerale sono stati oggetto di sfruttamento e quelle di Naica sono tuttora le più importanti miniere di questo genere nel Messico, e fra le maggiori del mondo.
La sua caratteristica fondamentale era di essere ricolma di grandi cristalli " prismatici" di gesso (i macrocristalli di gesso vengono in genere detti di "selenite") di dimensioni sino a un paio di metri di lunghezza e circa 25 cm di diametro, che furono oggetto di uno sfruttamento di tipo mineralogistico. Di fatto gran parte dei macrocristalli di questo tipo che sono attualmente esposti nei musei di mineralogia del mondo provengono proprio da questa grotta. Questo sfruttamento ha doppiamente danneggiato la cavità, da una parte privandola dei pezzi migliori, dall'altra modificando radicalmente le caratteristiche del microclima. La conseguenza di ciò è che i cristalli rimasti sono diventati polverosi e opachi. Nell'aprile 2000 durante i lavori di scavo di un tunnel di comunicazione, trecento metri sotto la superficie, veniva scoperta la Cueva de los Cristales (grotta dei cristalli), con formazione cristalline e cristallizzazioni di gesso di dimensioni mai viste, sino a 10 m di lunghezza e 2 m di diametro, purissimi.
La Grotta dei Cristalli nella miniera di Naica(del gruppo Peñoles), insieme alla sua gemella Grotta delle Spade è oggi famosa nel mondo, si tratta di un vero e proprio geode: una caverna completamente ricoperta di grandi trasparenti cristalli di gesso purissimi (cristalli giganti di selenite cioè gesso purissimo) di dimensioni mai viste, sino a 15 m di lunghezza e 2 m di diametro.
Quelli di Naica sono cristalli molto antichi, alcuni risalgono a 190mila anni fa.
Una foresta di cristalli, i più grandi del Pianeta.
Un mondo irreale oltre la fantasia, oltre il sogno.
Una grotta a 50° di temperatura e 100% di umidità, infernale, dove l'uomo può sopravvivere pochi minuti. Ancora inesplorata.
Una meraviglia della Natura scoperta per caso, fragilissima e misteriosa, che potremmo perdere da un momento all'altro.
E che presto tornerà inaccessibile, nascosta nel cuore della Terra.
La Grotta dei Cristalli, probabilmente la più grande meraviglia sotterranea della Terra, è una piccola finestra nell'immensità del tempo geologico, che l'uomo ha oggi la fortuna di poter aprire grazie a una tecnologia innovativa ed esclusiva..
Nella Grotta di Naica, la Cappella Sistina della geologia[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] Sono strutture stupefacenti, che sembrano contraddire l'incessante tendenza dell'Universo all'aumento del disordine, allo sgretolamento, al caos. I macrocristalli di Naica mostrano invece che anche nelle profondità della Terra avvengono processi che tendono a creare strutture ordinate, così come in superficie avviene con la vita. Si tratta di capire come questo sia stato possibile. Ma per farlo è necessario entrare, e questo non è facile: con una temperatura di circa 48° C e l'aria satura di umidità ci si trova in una situazione di «cottura al vapore»; il tempo di sopravvivenza dell'uomo è di pochi minuti.
Il Progetto Naica Nel gennaio 2006 l'Associazione Geografica “La Venta”, un noto team internazionale di speleologi e ricercatori, ha ottenuto dalla Compagnia Peñoles, concessionaria della miniera, l'incarico di effettuarvi ricerche per tre anni, sviluppando il “Progetto Naica”.
La grotta era pienamente sommersa d’acqua, ad una temperatura costante di circa 50° C. che è stata ulteriormente pompata fuori per permettere al gruppo di studio di accedere, ma a causa della forte umidità, la temperatura ambientale percepita è di molto superiore (95-100 gradi Humidex) ai limiti della sopportabilità umana. Per questo motivo, in quei posti, non si può rimanere più di 5 minuti e ha richiesto lo sviluppo di materiali e tecnologie specifiche, dalle tute refrigerate alle calzature 'da cristallo', per consentire un accesso sicuro e prolungato a ricercatori di diverse discipline interessate: geologia, mineralogia, biologia, fisica, medicina, con la partecipazione si artisti e tecnici delle immagini. Sebbene non è facile lavorare in tali condizioni, il team di studio e ricerca internazionale e multidisciplinare che ha impegnato e impegna scienziati di tutto il mondo, lotta contro il tempo perché tra pochi anni le grotte dovranno di nuovo essere allagate per riportarle al loro stato originario. D’altronde, nel 2012 finiranno anche i lavori di estrazione da parte della compagnia mineraria. Pertanto, tali meraviglie ritorneranno nell’oscurità e nell’oblio, divenendo di nuovo inaccessibili, forse per sempre. Se non lo si facesse, dando a tutti l’opportunità di poterle ammirare, con gli anni l’aria e le variazioni di temperatura ossiderebbe i cristalli rendendoli grigi ed opachi.
Per questo, uno degli obiettivi del progetto Naica è anche quello di far conoscere al mondo un luogo assolutamente unico e il team La Venta insieme a la “Speleoresearch & Films” seguono il progetto di ricerca per raccontarlo passo dopo passo con la massima qualità oggi possibile. Si utilizzano le più moderne e sofisticate tecnologie di ripresa e fotografia, adattandole alle condizioni estreme dell'ambiente: il risultato sarà la storia di questa grotta e degli uomini che l'hanno scoperta ed esplorata. La Grotta dei Cristalli verrà anche rilevata mediante apparecchiature laser-scanner per ottenere scene tridimensionali che permetteranno viaggi virtuali. Per rendere possibili alcune riprese è stato necessario proteggere le telecamere e controllarle a distanza di sicurezza, circa 100 metri. Per far questo è stato costruito un robot, Aktun, in grado di muovere scatole di legno massiccio fissate a una struttura metallica, supporto per telecamere e macchine fotografiche.
All’interno di queste grotte sono stati sinora individuati oltre 40 minerali, uno dei quali probabilmente mai descritto. La presenza di aria da alcune fessure ha rivelato la presenza di altre grotte attigue che potrebbero essere perfino più grandi e spettacolari, ma l’accesso non è semplice e non si sa se sarà possibile creare qualche varco tra i giganteschi e pericolosi ammassi di cristalli. Le finalità scientifiche del team sono vaste, tra cui:
realizzare uno studio di microbiologia sui batteri che vivono in tali estreme condizioni ambientali e che sembrano controllare, almeno in parte, i meccanismi minerogenetici;
elaborare modelli che possano giustificare l'evoluzione nel tempo e nello spazio del fenomeno carsico nella miniera di Naica e definiscano i meccanismi minerogenetici responsabili della deposizione dei cristalli di gesso e delle altre mineralizzazioni secondarie presenti;
eseguire il campionamento delle eventuali acque incontrate e loro caratterizzazione chimico-fisica ed isotopica;
studiare al microscopio elettronico i campioni di minerali per appurare se microrganismi siano o meno stati importanti nel processo di genesi ed evoluzione dei cristalli stessi.
realizzare un catasto dei singoli megacristalli, con un'analisi della loro stabilità statica; ripristinare per quanto possibile l'aspetto dei cristalli anteriore alle esplorazioni, con una pulizia delle zone di calpestio;
realizzare eventuali interventi di consolidamento statico dei cristalli a rischio di rottura...Un progetto straordinario!!! La Cueva de los Cristales è una piccola finestra nell'immensità del tempo geologico, che l'uomo ha oggi la fortuna di poter aprire grazie a una tecnologia innovativa ed esclusiva.
Un'esplorazione "astronautica" ad alto rischio, per capire, studiare, documentare e salvare. Prima che sia troppo tardi.
E' straordinario, la natura è veramente piena di sorprese, un plauso grande a questi uomini, che rischiano e lavorano in condizioni pesanti, per la conoscenza.
Fonte: ricerche miste sul Web | |
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