Data d'iscrizione : 26.09.12 Località : Genova - Italy Età : 56 Messaggi : 1231
Titolo: Nel cimitero allegro di Sapanta Maramures Ven Ott 12, 2012 10:19 pm
Ciao a tutti , in questo post vi parlerò del "cimitero allegro" che si trova in Romania. E' molto particolare, colorato, divertente (naturalmente senza dimenticarmi che stò pubblicando qualcosa che parla di un luogo concepito per il riposo eterno) è perchè no anche riflessivo.Comunque giudicate voi.(Leo)
Un cimitero senza eguali. Ogni tomba e' decorata con una divertente poesia che descrive la vita del defunto (vizi compresi). Un album di memorie del villaggio, praticamente. Dopo la caduta del Comunismo, e grazie a turisti francesi che l'hanno scoperto, il cimitero di Maramures e' stato incluso nella lista delle localita' da proteggere dell'UNESCO.
Nord della Romania. Regione contadina del Maramures. A soli quattro chilometri dal confine ucraino, immerso in una paesaggio da sogno con dolci colline alternate da campi, prati e boschi, si trova il piccolo villaggio di Sapanta. Poche case in legno, qualche anziana in abiti tipici seduta fuori dai cottage, occasionali carretti trainati dai cavalli e animali che scorrazzano liberi lungo la strada.
E’ in questo luogo, che vi farà compiere un salto indietro nel tempo ricordandovi un mondo ormai scomparso da primi del novecento, che ci si imbatte nel famoso e grazioso “cimitero allegro”. Il camposanto conosciuto in tutto il continente per le croci a legno dipinte che adornano le sue tombe.
Già all’entrata del camposanto, insieme a molti altri visitatori, resterete colpiti da quello che si pone innanzi ai vostri occhi. Simpatia e curiosità si impossesseranno immediatamente di voi con una strana sensazione di allegria e gioia, che generalmente poco si addice ad un cimitero.
Una vicina all’altra, immerse nel verde e nei fiori, vedrete numerose croci in legno di colore blu più o meno intenso. Colore che tradizionalmente rappresenta la speranza e la libertà. Su ognuna di esse è rappresentato il defunto, impegnato a svolgere il suo lavoro, con al di sotto un simpatico epitaffio che ricorda, spesso in tono scherzoso, le sue principali caratteristiche.
Ogni croce narra pertanto una storia diversa e personale e non faticherete a notare persone che svolgono i mestieri tradizionali. Pastori, barbieri, tessitori, contadini sono solo alcune delle professioni che incontrerete nel vostro pellegrinare.
Passeggiate tranquillamente alla circa delle tombe che più vi incuriosiscono ma ce n’è una che non dovrete perdervi assolutamente. Dalla luminosità dei colori capirete facilmente quali le più antiche e quali le più recenti e naturalmente tentate di comprendere le scritte in rumeno o fatevele tradurre, potrete così apprezzare meglio la parte ironica presente in ognuna.
Il contadino rumeno (e scultore locale), non ha mai temuto la morte, perché morire é come attraversare un cancello verso l’eternitá e quindi verso la vita eterna. La morte è un fenomeno naturale che deve accettare. Il cimitero «allegro» di Sapanta è stato, per più di cinquanta anni, la creazione dello scultore Stan Patras, successore di parecchie generazioni di artisti del legno che hanno legato per testamento il loro commercio di padre in figlio. Il legno di quercia è tagliato in fasci che sono messi ad asciugare uno o due anni, lo scultore per cominciare il suo lavoro: in primo luogo disegna i motivi geometrici a basso rilievo dedicati al defunto, poi li dipinge di blu e scolpisce un simbolo di speranza e di libertà. Nel 1934, Patras ha cominciato a scrivere sulle lapidi.Ioan Stan Patras ha scolpito e adornato queste croci fino al 1977, anno in cui è morto ma non prima di aver realizzato anche la sua lapide con tanto di autoritratto ed ironico epitaffio. Capirete facilmente di quale lapide sto parlando, infatti ai suoi piedi una targa, sempre il legno, riportata la dicitura “creatorul cimitirului vesel”.
Quello che che era solito fare, era solitamente una poesia breve scritta in prima persona, punteggiata di ironia, frasi sarcastiche e...errori di ortografia, la cui ispirazione poteva avvenire durante la notte. I parenti della persona deceduta non si addolorano, ma bevono e si rallegrano. In questo cimitero é descritta l’intera vita del villaggio: il pastore, il coltivatore, il boscaiolo, il tessitore, il filatore, la casalinga, il commerciante, il carpentiere, il medico, il musicista o l'ubriaco sono tutti vicini in questo cimitero. Questa memoria collettiva di Sapanta, questo insieme di tombe piene di colori dove ogni persona morta racconta ironicamente la sua esistenza con le relative gioie e dispiaceri, genera serenitá e un’atmosfera allegra, una specie di sfida alla morte, un inno alla vita. Lo spirito creativo di Stan Ioan Di Patras aleggia ancora sopra il cimitero «allegro» di Sapanta anche se oggi la maggior parte delle lapidi sono inventate dai suoi allievi. Il cimitero é un «plein air» del trionfo della vita sulla morte, un museo dove la gente parlerà "dell'azzurro" di Sapanta come parla già del famoso azzurro di Voronet; un azzurro caldo, liscio, quasi fosforescente. Chiedendo all’artigiano che cosa lo ha ispirato, ha risposto chiaramente: il cielo. "vicino agli altri quattro colori (nero, rosso, giallo e verde) l’azzurro é dappertutto, visto che è il quinto colore della terra del Maramures. Non preoccupati, questa curiosa attività non è cessata con il suo creatore, ma è proseguita grazie ad suo apprendista, Dumitru Pop, che continua a realizzare una decina di croci l’anno utilizzando gli stessi metodi tradizionali.
Che dire, oltre che essere un vero e proprio museo a cielo aperto richiamo per turisti e utile per la comunità, è sicuramente un bel modo per ricordare chi non c’è più, con il sorriso sulle labbra e la spensieratezza nel cuore.
Fonte: mista
Nel cimitero allegro di Sapanta Maramures
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