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| Titolo: Wall Street - La storia della strada più nota di New York Ven Ott 12, 2012 10:38 pm | |
| Wall Street è una importante arteria viaria di New York.Il distretto finanziario è una vasta area edificata nella parte più bassa dell'isola di Manhattan, ha ospitato ed ospita la prima sede permanente della Borsa di New York (la New York Stock Exchange o NYSE).
Rappresenta tuttora il centro del distretto finanziario di New York,simbolo nell'immaginario collettivo da oltre un secolo, cuore economico della città e del mondo intero.
Con il termine Wall Street si indica per antonomasia l'intero complesso dell'industria finanziaria statunitense. Wall Street prende il suo nome dalle mura della città ormai da tempo smantellate, è sicuramente la strada più nota di Manhattan (forse dell'intera New York) ed è indubbiamente uno degli itinerari più famosi di tutti gli Stati Uniti d'America. La sua plurisecolare fama è legata a doppio filo con il mondo della borsa e dell'economia, tanto che oggi Wall Street è diventata sinonimo dell'intero apparato finanziario americano. Il New York Stock Exchange (abbr. NYSE) che ha avuto la prima casa proprio in Wall Street non è solo la maggiore borsa al mondo, ma rappresenta uno dei poli principali dell'economia globale.Questa popolarità, dovuta in gran parte allo sviluppo economico, ha origini lontanissime.
Wall Street, qual'è la sua Storia? Perchè il mercato più importante del mondo ha questo nome? [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] Wall Street e la Borsa di New York Il distretto finanziario è una vasta area edificata nella parte più bassa dell'isola di Manhattan, simbolo di New York nell'immaginario collettivo da oltre un secolo, cuore economico della città e del mondo intero. Questa popolarità, dovuta in gran parte allo sviluppo economico, ha origini lontanissime, da quando nel 1635 gli olandesi stabilirono su quel territorio la sede della West India Company. Da quel momento gli scambi commerciali iniziarono a proliferare senza sosta e questa zona della lower Manhattan divenne il riferimento universale per il mondo degli affari. Nel 1653, quando ancora New York si chiamava New Amsterdam, gli stessi olandesi, allarmati da una possibile guerra tra Olanda e Inghilterra decisero, sotto la guida del governatore Peter Stuyvesant, di rinforzare le difese per proteggersi da pirati e nativi. Tra le varie fortificazioni venne eretto un muro (in inglese "wall") nella parte più a nord di quella che all'epoca era la loro città e colonia di prestigio, i cui confini valevano la pena di un'azione di difesa preventiva.
La via che costeggiava la struttura difensiva divenne un'arteria commerciale di importanza strategica, perché congiungeva le banchine del lato est dell'Hudson (East River) con quelle del lato ovest, facilitando i trasporti e gli affari. Alto circa 3 metri e mezzo, fatto di terra e legno, quel muro diede il nome a una delle strade più famose del mondo. Alla fine del '600 il muro, oramai in disfacimento, venne abbattuto, ma il nome rimase a identificare la zona, allora come adesso. La caratterizzazione economica della via ci fu nel 1709, con l'insediamento di un grande mercato che occupò la strada fino quasi alla fine del secolo, rendendo la zona popolare e luogo d'incontro tra commercianti che col tempo, costruirono lì magazzini e negozi al dettaglio. Dal 1785 al 1790 New York City fu la capitale degli Stati Uniti d'America e la Federal Hall venne costruita proprio a Wall Street e inaugurata da George Washington, fatto che contribuì a dare alla zona un'importanza istituzionale.[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Wall Street - La strada, il Muro e il Platano Il muro La strada prende il nome dal fatto che durante il XVII secolo essa costituiva il confine settentrionale dell'insediamento di New Amsterdam diventata poi New York. Verso il 1640 le proprietà della colonia erano delimitate da semplici recinzioni a paletti. In seguito, per interesse della Compagnia Olandese delle Indie Occidentali, gli olandesi costruirono una robusta palizzata. Scoppiata una guerra con gli inglesi nel 1653 venne creato un vero e proprio muro di terra e legname alto 3,5 metri e fortificato con palizzate. Il muro, fu rinforzato nel corso degli anni, e impiegato in più occasioni come difesa dagli attacchi di varie tribù indiane, di coloni del New England e degli inglesi. Nel 1685 degli ispettori pianificarono l'estensione di Wall Street lungo le linee della palizzata. Il muro infine nel 1699 fu abbattuto dagli inglesi.
Il Platano Nel marzo del 1792 ventiquattro tra i più importanti commercianti e uomni d'affari della città si incontrarono segretamente al Corre's Hotel per discutere su come rendere più sicuri i loro affari ed evitare la concorrenza di intermediari e banditori d'asta. Due mesi dopo, il 17 maggio del 1792, all'ombra di un platano all'altezza del n. 70 di Wall Street, gli uomini si riunirono nuovamente per siglare il Buttonwood Agreement ("accordo del platano" in omaggio al loro luogo d'incontro). Il documento impegnava i firmatari a fare affari solo tra di loro, con commissioni prestabilite e a non partecipare ad altre aste di titoli. Questo accordò decretò la nascita della prima organizzazione di scambi azionari a New York. Due anni dopo aprì a pochi passi dal platano la Tontine Coffe House, all'incrocio tra Wall Street e Water Street, che divenne oltre a luogo frequentatissimo da affaristi e grossi commercianti, sede deputata per gli scambi azionari sino al 1817 quando gli affari si spostarono nella sede più formale del Merchant's Exchange al n. 40 di Wall Street.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] Tontine Coffe House Gli scambi in strada vennero proibiti nel 1836 ma oramai un nuovo e più formale modo di gestire la trattazione dei titoli era nato e ogni mattina Anthony Stockholm, presidente della Merchant's Exchange, leggeva ad alta voce le azioni che sarebbero state trattate nella giornata. La Exchange era un'organizzazione esclusiva ma nuovi membri, previa votazione degli altri soci, cominciarono ad essere accettati. La costruzione di un nuovo edificio progettatto dal geniale architetto ex carpentiere John Kellum (1809-1871) e destinato agli scambi azionari era prossima e la sua inaugurazione, al n. 10-12 di Broad Street, avvenne nel 1865. Lo stesso edificio venne ampliato tra il 1880 e il 1881 con nuove strutture progettate dall'architetto James Renwick jr.. La Tontine Coffee House continuò ad essere comunque molto frequentata e sopravvisse anche al furioso incendio del 1835 che devastò gran parte della lower Manhattan. Questo spostamento e il conseguente acquisto di terreni adiacenti da parte della NYSE gettò le basi per mettere l'incrocio tra Wall Street e Broad Street al centro del mondo. Questa è la piccola storia della strada del muro e del platano che spiegano l'origine del nome Wall Street e della Borsa più importante del mondo. The Charging Bull Che cosa c’è al numero 26 della Broadway (sede tra l’altro dello Sports Museum of America), davanti al delizioso Bowling Green Park, che attira una folla di turisti del genere?, the Charging Bull, ovvio. Meglio noto come il “toro di Wall Street“.
Ma come è arrivata questa statua nel cuore del Financial District?
Eccovi un racconto tanto incredibile quanto vero che sembra proprio un racconto di Natale di altri tempi. Questa immagine sopra raffigurata è, infatti, conosciuta in tutto il mondo per essere una scultura che da diversi anni si può vedere (e toccare) visitando il Financial Discrict di New York. Un simbolo di Wall Street e del tempio della finanza americana, fra i più fotografati dai turisti di tutto il mondo.
E certamente saprà che il mercato 'toro' (bull in inglese) è considerato simbolo del rialzo, mentre per mercato 'orso' (bear in inglese) si intende una fase ribassista. L'origine linguistica di questa simbologia trae origine secondo la leggenda dal comportamento degli animali rappresentati: il toro solleva il suo avversario verso l'alto con le corna. In un mercato toro dunque le quotazioni ed i prezzi si muovono al rialzo, grazie all'euforia d'acquisto degli operatori di Borsa. Al contrario, l'orso atterra l'avversario con una zampata, proprio come accade in un mercato ribassista: gli operatori, prevedendo un declino dei prezzi, con i loro ordini di vendita fanno scendere le quotazioni.
Immaginatevi quindi la sorpresa che il 16 dicembre del 1989 gli operatori di Wall Street provarono recandosi in Borsa quando si trovarono su un marciapiede questa scultura in bronzo dal peso di 3,2 tonnellate (e lunga quasi 5 metri) invece del tradizionale albero di Natale. Nessuno aveva commissionato quest'opera e al municipio di New York il sindaco e gli assessori impiegarono tutta la mattina a capire cosa fosse accaduto. La realtà superava la fantasia. Nella notte, Arturo Di Modica, scultore, e una trentina di suoi amici e parenti, erano riusciti a eludere la sorveglianza della polizia (in un lasso inferiore agli 8 minuti del giro della ronda), a scaricare l'opera da un camion affittato per l'occasione e a installarla senza che nessuno li cogliesse sul fatto. Una vera scultura 'abusiva' concepita da Arturo Di Modica (residente a New York nel quartiere di Soho, ma di origine siciliane - vedi foto) come 'simbolo di forza, potere e speranza della gente americana'. Un'opera concepita dopo il crac del 1987 che nel mese di ottobre aveva visto l'indice Dow Jones crollare in soli cinque giorni del 31%. Un evento così traumatico (paragonabile per ampiezza solo al crollo analogo avvenuto nell'ottobre del 1929 che aveva dato il via alla Grande Depressione) che merita di essere ricordato. Nella sola giornata del 19 ottobre 1987 l'indice Dow Jones perse il 22.6%, passando da 2.247 a 1739 punti.
Con moltissimi esperti, analisti e commentatori che descrissero l'evento come la fine dei guadagni a 2 cifre in Borsa e di un'intera epoca. L'inizio dell'Era dell'Orso. Inutile dire che nei successivi mesi Wall Street recuperò tutta la perdita fino a superare quota 10.000 punti (attualmente vale intorno agli 11.000 punti, più che quintuplicando il valore rispetto a quel giorno maledetto che aveva convinto molti investitori a vendere tutto a qualsiasi prezzo).
Ma torniamo ad Arturo Di Modica che dalla mattina del 16 dicembre 1989 si trovò a diventare famoso (aveva naturalmente organizzato un volantinaggio davanti all'opera e invitato giornali e tivù) ma anche costretto a fronteggiare l'intimazione di rimuovere immediatamente la scultura per ordine del 'New York Police Department' per ostruzione del traffico senza permesso.
Lo stesso pomeriggio la società che gestisce la principale Borsa americana (New York Stock Exchange) noleggiava un camion per rimuovere l'opera. Ma il clamore suscitato dall'iniziativa (un'operazione di promozione incredibile per Arturo di Modica le cui quotazioni seguirono le orme del Toro...) convinse il Parks Department Commissioner di New York a 'furor di popolo' a dare una sede provvisoria (attualmente in Bowling Green) all'opera 'Charging Bull' a qualche isolato di distanza rispetto alla collocazione originaria. Facendo diventare Arturo Di Modica uno degli scultori più famosi degli Stati Uniti e l'opera un'attrazione turistica seconda solo alla Statua della Libertà (dopo il crollo delle Twin Towers). Un simbolo stesso del capitalismo americano.
Ma la storia non è ancora finita perché da circa un anno Arturo Di Modica ha messo all'asta la scultura con base di partenza posta alla cifra 'modica' di 5 milioni di dollari (circa 4,25 milioni di euro). L'eventuale compratore non potrà portarsi a casa l'opera ma dovrà regalarla al comune di New York. In cambio riceverà una placca disegnata dall'autore e posta alla base dell'opera. In più riceverà i diritti di sfruttamento del marchio e la possibilità di dedurre parzialmente dalla dichiarazione dei redditi l'impegnativo acquisto.
In caso di vendita Arturo Di Modica, originario di Vittoria, paese in provincia di Ragusa (che all'epoca per realizzare la scultura fu costretto ad auto-finanziarsi, vendendo parte della casa di famiglia) ha annunciato che il 10% dell'importo incassato sarà devoluto in beneficenza mentre il resto lo utilizzerà per realizzare e installare altre opere a New York. Fonte: miste | |
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