Tra dieci anni un nuovo telescopio potrebbe dirci com'è fatto l'universo e se "da qualche parte là fuori" c'è vita. Nonostante il costo, è il migliore investimento scientifico che possiamo fare.
Lo European Southern Observatory ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]) ha approvato la costruzione di quello che sara' il piu' grande telescopio ottico del mondo. Lo European Extremely Large Telescope sara' costruito nel deserto dell'Atacama, in Cile, e avra' uno specchio primario di circa 39 metri di diametro. Sara' posizionato in cima a una montagna cilena, in una regione desertica, come quella dell'[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], con condizioni estremamente aride che propiziano delle eccellenti osservazioni astronomiche a circa 3000 metri di quota. Sara' il piu' grande telescopio da Terra mai costruito e promette di svelare alcuni dei piu' oscuri segreti dell Universo: la presenza di pianeti extrasolari abitabili o la natura della materia e dell energia oscura, solo per citarne alcuni. Sebbene la costruzione sia stata approvata, e' ancora da approvare lo stanziamento degli 1,083 miliardi di euro necessari per costruirlo. Molto probabilmente, cio' avverra' a dicembre, quando durante il meeting dell'Eso sara' sancito l'ingresso nella organizzazione del Brasile, e quindi i costi diventeranno piu' sostenibili. Nel progetto e' previsto che il telescopio sia pronto a compiere le sue prime osservazioni astronomiche nel 2022. "L'Extremely Large Telescope, l'orgoglio europeo dell'astronomia sta diventando realta'. Cosi' commenta Giovanni Bignami, presidente dell Istituto Nazionale di Astrofisica, l approvazione dell ESO del programma per la realizzazione di E-ELT, lo European Extremely Large Telescope. C'e' una ampia maggioranza per la realizzazione del progetto - prosegue Bignami- e il voto dell'Italia e' stato determinante. Il nostro Paese e' totalmente favorevole al progetto, ma deve ancora aggiustare la propria allocazione finanziaria, cosa che avverra' nel corso di quest'anno, per poterlo finanziare. Il contributo economico italiano all'E-ELT si attestera' sui 4 milioni di euro l'anno per i prossimi dieci anni. In piu', l'INAF ha aggiunto una ulteriore quota economica. Un'azione determinante questa, che ha dato il via libera al voto favorevole della delegazione italiana". L'impegno economico per la realizzazione di questo ambizioso telescopio verra' distribuito tra tutti i quindici membri dell ESO, per un importo complessivo a lavori ultimati di 1.083 miliardi di euro (stime del 2012). Secondo il piano attuale del progetto, i primi grandi contratti per la realizzazione di E-ELT dovrebbero essere assegnati, contestualmente allo stanziamento dei relativi fondi, entro il prossimo anno. E anche in questo ambito, l INAF con i suoi ricercatori e le tecnologie da loro sviluppate, come ad esempio i sistemi di ottiche adattive per annullare gli effetti negativi prodotti dalla turbolenza atmosferica sulle immagini astronomiche, insieme alle industrie italiane, giochera' un ruolo da protagonista nella costruzione di E-ELT. Al di la' dell'ovvio enorme interesse scientifico che E-ELT avra', la decisione presa ieri al Council di ESO rappresenta anche un fondamentale via libera alla attivita' di progettazione di componenti essenziali del telescopio e della sua strumentazione da parte della comunita' [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], in collaborazione con l'Industria italiana sottolinea Giampaolo Vettolani, Direttore Scientifico dell INAF. Da questa attivita' tecnologica ci si aspetta anche un forte ritorno economico paragonabile all'investimento stesso da parte del nostro Paese. In tal senso l INAF ha organizzato per il prossimo 22 giugno presso il Ministero per gli Affari Esteri la giornata MAE Industry Day per illustrare i programmi ESO e verificare la partecipazione delle Industrie italiane.