L'inizioEra il 7 settembre 1893 quando un folto gruppo di inglesi si era riunitonelle sale del consolato britannico a Genova in via Palestro n.10 interno 4, nel pieno centro cittadino, per ufficializzare un circolo che da oltre un anno svolgeva attività sportive. Nacque, così, il Genoa Cricket and Athletic Club: la società non si prefiggeva tanto di praticare il gioco del football ma, come era consuetudine, di essere un gruppo sportivo per la pratica di diversi sports di squadra e individuali, soprattutto di tradizione anglosassone, come appunto il cricket (sport ritenuto di origini nobili), la waterpolo(la moderna pallanuoto) e il football (ritenuto più "popolano"), proprio perchè considerato un gioco proletario, il calcio, almeno in quel primo momento, arrivava per ultimo. A praticarlo erano soprattutto i soci più giovani del Club che contava, oltre ai quadri dirigenziali, altri trenta soci effettivi. Fu James Richardson Spensley, uomo fuori dal comune, la chiave per la diffusione del football in Italia, che nel 1896 si unì al gruppo e il 2 gennaio 1899 propose il cambiamento di denominazione in Genoa Cricket and Football Club.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]L'atto costitutivo del Genoa Cricket & Athletic Club - 7 settembre 1983 (foto tratta dal sito ufficiale del Genoa 1893 FBC)[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Il dottor James Spensley fu uno dei primi giocatori/allenatore del Genoa CFC Dai primi campionati al 2° dopoguerraLa squadra l'8 maggio 1898 partecipò al primo campionato italiano, durato un solo giorno, che vinse. L'anno successivo partecipò nuovamente, ottenendo un nuovo successo, e così l'anno seguente. Fu proprio in quest'anno che il Genoa adottò i colori rossoblu, ispirati alla bandiera inglese della Union Jack. Non riuscì però a vincere il campionato seguente, venendo sconfitto in finale dal Milan. Comunque, nei tre anni successivi, il Genoa fu nuovamente campione d'Italia.
Il Genoa nel 1899. Da sinistra a destra: Ghigliotti, De Galleani, Spensley, Edoardo Pasteur, Leaver, Enrico Pasteur, Passadoro, Arkelss, Dapples, Deteindre e Agar
Per il settimo scudetto però si dovettero attendere undici anni, quando vinse il campionato del 1915. L'anno seguente i campionati furono sospesi per quattro anni a causa della prima guerra mondiale. Al ritorno in campo, il Genoa si qualificò secondo nel campionato 1919-1920. Tre anni dopo vinse nuovamente il campionato, e l'annata seguente vinse il nono scudetto. Al primo campionato di Serie A il Genoa sfiorò lo scudetto qualificandosi al secondo posto. Nella stagione 1933-1934 il Genoa retrocedette in Serie B per la prima volta, ma ritornò in A l'anno dopo. Due stagioni dopo vinse la prima e finora unica Coppa Italia della sua storia.
Dal 2° dopoguerra ad OGGIDopo l'interruzione dei campionati per via della seconda guerra mondiale, il Genoa tornò a giocare in A, ma senza lo smalto di un tempo: i rossoblu passarono circa vent'anni raggiungendo sempre posti bassi della classifica in A, venendo anche retrocessi in due casi, ottenendo comunque anche due promozione.
Nella stagione 1962-1963 il Genoa vinse la Coppa dell'Amicizia e raggiunse il quindicesimo posto in Serie A. Nel campionato seguente si piazzò all'ottavo posto e vinse la Coppa delle Alpi. Meno fortunata fu l'annata seguente, conclusasi con la retrocessione in Serie B. Dopo quattro anni in cadetteria, retrocesse addirittura in Serie C. Tuttavia, tornò immediatamente in cadetteria e due anni dopo in massima serie. Passò poi alcuni anni scendendo e risalendo di categoria.
La formazione del Genoa nel 1980-81. Da sinistra a destra, in piedi: Sala, Manfrin, Caneo, Onofri, Russo, Martina; seduti: Nela, Odorizzi, Boito, Corti, Testoni
Nella stagione 1981-1982 il Genoa, grazie al pareggio con il Napoli per 2-2 all'ultima giornata, si salvò dalla retrocessione ai danni del Milan: questo sancì il gemellaggio con i partenopei. Dopo una retrocessione in seconda serie nel 1984, passò i cinque anni seguenti in cadetteria, risalendo in prima serie nel 1989. Due anni dopo, nella stagione 1990-1991 il Genoa raggiunse un ottimo quarto posto: poté così partecipare alla Coppa UEFA, da cui però fu eliminata, l'anno seguente, in semifinale. Questo fu l'inizio di una fase calante culminata nel 1995 con l'ennesima retrocessione in Serie B. Se si esclude la vittoria del Torneo Anglo-Italiano, i dieci anni seguenti furono terribili per i rossoblu, con alcune retrocessione sventate, una su tutte quella del 2003, anno in cui il Genoa fu ripescato per un illecito sportivo del Catania. Nella stagione 2004-2005 il Genoa raggiunse il primo posto della Serie B, ma la promozione in massima serie fu annullata a causa di un presunto tentativo di corruzione ai danni del Venezia ed i liguri furono così retrocessi in terza serie.
La formazione del Genoa nel 1990-91. Da sinistra a destra, in piedi: Braglia, Signorini, Onorati,Torrente, Caricola, Branco; seduti: Aguilera,Eranio, Ruotolo, Bortolazzi, Shuhravy.
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L'anno dopo, comunque, i rossoblu tornarono in B classificandosi secondi, alle spalle dello Spezia, e, nel campionato seguente, reso particolare per la presenza della Juventus, retrocessa per via di calciopoli, tornò in A insieme a Juventus e Napoli. Al ritorno in prima serie, il Genoa ottenne un buon decimo posto. L'anno seguente i rossoblu si classificarono al quinto posto, che garantiva l'accesso all'Europa League, tornando nelle competizioni continentali dopo diciassette anni. Nel 2010 arriva nono in campionato. Da ricordare inoltre l'importante risultato ottenuto dai ragazzi della Primavera che vincono per la prima volta nella storia il Campionato Primavera.
L'8 novembre 2010, a causa di una serie di sconfitte consecutive, l'allenatore Gian Piero Gasperini viene esonerato dopo 4 anni di panchina. Al suo posto arriva Davide Ballardini. Nel mercato di gennaio il presidente Preziosi rivoluziona nuovamente la squadra, cambiando ben 10 giocatori rispetto a inizio anno. Nonostante questo il Genoa riesce a salvarsi con largo anticipo.
Una formazione del Genoa del campionato 2011-2012. Da sinistra a destra, in piedi: Kucka, Pratto, Kaladze, Dainelli, Frey; seduti: Antonelli, Merkel, Mesto, Palacio, Constant, Veloso
fonte: Wikipedia
foto:
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