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| Titolo: Codice della Strada 2013: cosa cambia? Gio Gen 10, 2013 4:43 pm | |
| Codice della Strada 2013: cosa cambia?Modifiche sulle patenti, salgono le multe. Gli animali più tutelati[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] Il 2013 è un anno pieno di novità per gli automobilisti e non sono tutte positive. Anzi, quest'anno è ricco di aumenti: dal primo gennaio i pedaggi autostradali sono più salati, con una particolare stangata sul Passante di Mestre (+13,55%) ed il Raccordo Valle d'Aosta (+14,44%); l'Rc auto (ora senza tacito rinnovo) è in aumento per 1.400.000 italiani (sono coloro che hanno causato un incidente nel 2012) ed anche le multe sono più costose. Quest'ultimo è l'effetto di alcune modifiche al Codice della strada, in cui cambiano anche alcuni aspetti della patente a punti e della normativa sul soccorso agli animali investiti. E se poi il governo Monti voleva modificare le disposizioni sull'impiego esclusivo degli pneumatici invernali con una nuova norma, questa - dopo una lunga polemica - è naufragata. La carta di circolazione non ha invece subito modifiche perché non sono arrivate né la circolare ministeriale né le procedure informatiche per mettere in pratica la norma. Vediamo quindi di seguito quali sono le principali novità 2013 del Codice della strada, ricordando che questo doveva essere l'anno dell'introduzione del reato di omicidio stradale, ma che ancora nessun governo lo ha reso legge.
MULTE PIU' SALATE Il Governo Monti, come gli esecutivi che l'hanno preceduto, ha fatto scattare il rincaro biennale delle multe: +5,7%. Sono lievitate anche le spese di notifica: quelle postali per plichi fino a 20 grammi sono aumentate di 60 centesimi di euro; quelle per un verbale semplice sono arrivate a 9,70 euro e le spese per una violazione Ztl ritirata all’ufficio postale sono salite a 17,50 euro.
PNEUMATICI INVERNALI E CATENE DA NEVE L'obbligo di utilizzo dei pneumatici invernali rimane alternativo a quello delle catene da neve a bordo. La commissione Bilancio del Senato ha eliminato dalla Legge di Stabilità il tanto discusso emendamento che voleva imporre l'uso esclusivo dei pneumatici termici al di fuori dei centri abitati in casi particolari. Sarebbe stato l'ente proprietario o concessionario della strada che, per garantire adeguate condizioni di sicurezza e non potendo ricorrere a soluzioni alternative, avrebbe vietato le catene a favore dei soli pneumatici invernali. L'ipotesi aveva fatto molto discutere. Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, l'associazione che rappresenta i maggiori produttori di gomme (Bridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin, Pirelli, Yokohama), aveva detto di non essere affatto favorevole al divieto delle catene da neve e Alberto Guidotti, AD di Thule e direttore del settore catene da neve, aveva descritto le potenziali conseguenze dell'approvazione della legge. Adesso che il Parlamento ha fatto marcia indietro resta comunque il fatto - lo ricordiamo - che dal 15 novembre e fino al prossimo 15 aprile sono in vigore le ordinanze locali che dettano l'obbligo dell'uso di pneumatici invernali o di catene da neve a bordo su alcuni tratti stradali (vedi pdf).
CARTA DI CIRCOLAZIONE L'obbligo di registrare il conducente abituale di un veicolo, ossia chi utilizza un mezzo per più di 30 giorni, è stato rimandato. Il governo Monti ne aveva prevista l'introduzione dal 7 dicembre 2012, ma poi tutto è naufragato perché sono arrivate né la circolare ministeriale necessaria né le procedure informatiche per mettere in pratica la norma. Che comunque non riguarda il prestito fra familiari, né quello di durata inferiore a 30 giorni.
SOCCORSO AGLI ANIMALI Il 2013 porta buone notizie (o quasi) agli animali: finalmente la Legge 120 del 29 luglio 2010, che aveva rivoluzionato il Codice della strada fissando l'obbligo di fermarsi in caso di incidente con un animale, ha un Decreto attuativo. Quindi da adesso se si verifica un sinistro che coinvolge un animale, l'automobilista ha l'obbligo di fermarsi e di chiamare i soccorsi, esattamente come accade per una persona. Restano però le lacune "all'italiana". In caso di bisogno c'è confusione su chi contattare. Un "118 veterinario" non esiste e non c'è neanche un numero unico di emergenza per gli incidenti stradali. Pensate che l'Italia è minacciata di sanzione dall'Unione europea proprio per la mancanza di un 112 universale.
PATENTE AUTO Dal 19 gennaio 2013, le patenti vengono stampate a Roma, non più dalle singole Motorizzazioni locali. E poi trasmesse ogni giorno tramite corriere alle varie Motorizzazioni. Il timore è che il servizio funzioni male, in periodo di disagi alla circolazione (nevicate o traffico molto intenso). Inoltre non ci sarà più la residenza nella patente: se si cambia residenza, questo va comunicato al Comune. Se poi c’è un dato sbagliato nella patente, il candidato il giorno dell'esame non potrà fare la prova: deve attendere l’invio della patente corretta. Infine, la Prefettura ha 10 giorni per controllare se una persona ha i requisiti morali per avere a patente; quindi, l'autoscuola deve prenotare l’esame parecchi giorni prima. Sicché, gli esami di guida dal 19 al 29 gennaio 2013 sono bloccati: non si possono fare. Il motivo? Il 19 gennaio entrano le nuove regole: la Prefettura necessita di 10 giorni e si arriva al 29.
CATEGORIA AM La patente AM sostituisce il Cigc, il patentino, che non viene più rilasciato. Se maggiorenni prima del 1° ottobre 2005, anche gli over 18 che vogliono prendere la patente AM devono sostenere gli esami di teoria e di guida. L’età minima è 14 anni e si guida senza passeggero. I veicoli consentiti sono i ciclomotori a due ruote, con velocità massima non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se a combustione interna (oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici). Ok i ciclomotori a tre ruote aventi una velocità massima non superiore a 45 km/h e caratterizzati da un motore la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se ad accensione comandata (oppure la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, o la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici). Vanno bene anche i quadricicli leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 350 kg (esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici), la cui velocità massima è inferiore o uguale a 45 km/h e la cui cilindrata del motore è inferiore o pari a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata (oppure la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, o la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici). Poiché in alcuni Stati dell'UE la patente AM si consegue a 16 anni, chi con la patente AM coseguita in Italia a 14 anni si reca in alcuni Stati dell'UE non può guidare se non ha ancora compito 16 anni.
CATEGORIA A Poi ci sono diverse patenti di categoria A, che includono sostanzialmente le moto da 125 cm³ in su: età minima necessaria, dai 16 anni in su. Per guidare moto potenti, con la patente A, servono minimo 21 anni, aver fatto pratica per almeno due anni con una patente di tipo A2 e aver superato un esame pratico. Scatta anche la soppressione dei corsi di guida nei licei. La patente A2 consentirà di guidare moto fino a 35 kW (e non più 25 kW); la A3 si conseguirà a 24 anni e non più a 21.
PATENTE A2: OK A 35 KW In pratica, per ottenere la patente A2 bisognerà avere 18 anni (come ora) ma il limite di potenza per la moto che si potrà condurre passa da 25 a 35 kW. I diciottenni potranno così guidare moto da 48 cavalli e non più 34, ma ci saranno due ulteriori condizioni da rispettare. La moto non dovrà avere un rapporto potenza/peso superiore a 0,2 kW/kg ma soprattutto il suo motore non dovrà derivare da uno di potenza piena superiore a 70 kW. Queste nuove regole danno ragione a quei costruttori che con una certa lungimiranza hanno messo in produzione motociclette di media cilindrata con potenza ridotta. L’allusione alle Honda NC700S e NC700X è tutt’altro che casuale, visto che entrambe sono omologate direttamente a 35 kW.
La regola appare corretta, anche se annulla quasi del tutto la possibilità per i costruttori di pensare ad una moto agilissima e leggera, visto che impone, di fatto, un peso minimo di 175 kg… Il fatto, poi, che la legge imponga di non far derivare il motore da uno che abbia al massimo 70 kW, potrebbe diventare un problema per quei produttori che agevolmente depotenziavano le proprie moto di grossa cilindrata per venderle ai giovani e che non hanno una gamma di propulsori molto estesa. Ad esempio spariranno dai listini tutte le quattro cilindri giapponesi come Suzuki GSX-R 600 o GSR 750 dep. o le Triumph Daytona 675 e Street Triple dep., ma diventeranno pressoché invendibili sul mercato dell’usato anche le vecchie Ducati 749 o Honda Hornet 25 kW, che non troveranno più nessun acquirente.
PATENTE A (A3) A 24 ANNI L’altra novità prevista dal C.d.S. è che l’età per conseguire direttamente la patente A senza limitazioni (A3) si dovranno avere 24 anni compiuti, mentre in passato erano 21. Ovviamente per avere la patente A bisognerà sostenere l’esame con una moto della categoria superiore a 35 kW. Per chi è già in possesso della patente A2 invece, quasi tutto come prima: bisognerà attendere 2 anni di apprendistato per passare alla A libera, ma sostenendo ora un esame integrativo con moto idonea.
LIMITI DI VELOCITA’ Se le notizie fin’ora esposte suoneranno poco gradevoli ai giovani in odore di patente, ma ci trovano tutto sommato d’accordo, i limiti di velocità che saranno imposti ai neopatentati non ci sembrano così logici. La norma prevede che venga esteso anche alle patenti A2 e A il limite di velocità di 90 km/h sulle strade extraurbane principali, e di 100 km/h sulle autostrade per i primi tre anni di patente. Ora… se appare quasi accettabile imporre un limite di 90 all’ora su strade dove vigono i 110 km/h di massima e dove il traffico di norma va a velocità medie di 90 km/h, costringere un neopatentato a non superare i 100 km/h in autostrada è a nostro avviso anche pericoloso, soprattutto per il resto dei veicoli che viaggiano in media a 130 km/h.
LE NOVITA' PER LE MOTO Dal 19 gennaio 2013 per adeguare il Codice della Strada italiano alle norme europee vengono introdotte alcune differenze importanti rispetto alle norme attuali. fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] | |
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