L'ORIENTAMENTO
Qualsiasi attività sportiva che si pratichi nella natura richiede una serie di abilità fisiche e di conoscenze tecniche. Fra queste ultime fondamentale è la capacità di orientamento, cioè di individuare i punti di riferimento che permettono di determinare la nostra posizione rispetto a quanto ci circonda. Ci si può orientare con gli elementi del terreno e con l'osservazione del sole, ma quando manca la visibilità occorre utilizzare carte topografiche, bussola e GPS. Ma attenzione: carta e bussola sono due strumenti complementari e solamente il loro uso combinato può risolvere i problemi di orientamento. La bussola, infatti, da la posizione del nord e degli altri punti cardinali, ma se non avete la carta non potete sapere quale direzione dovrete prendere per poter raggiungere la meta. La carta viceversa vi fornisce questa indicazione, ma senza la bussola non saprete dove dirigervi. Ricordarsi quindi di riporre nello zaino sia la carta topografica che la bussola.
Un consiglio: non usate carta e bussola solo nei casi di emergenza. Vi riuscirà difficile ricordare l'esatta successione delle operazioni da compiere. Fatelo più volte durante un escursione, anche quando non è necessario, per verificare la vostra posizione o per identificare gli elementi della natura circostante. Vi divertirete e vi terrete in esercizio.
Orientarsi con gli elementi della natura
Il punto di riferimento fondamentale è il sole che fornisce tre punti cardinali: l'est all'alba, il sud a mezzogiorno e l'ovest al tramonto. Di notte il nord è indicato (con l'errore di un grado) dalla stella polare, che si individua prolungando per cinque volte la distanza tra le due stelle posteriori dell'Orsa Maggiore
Orientarsi col sole e con l'orologio
Non è necessario aspettare l'alba, il mezzogiorno o il tramonto per orientarsi col sole. Occorre però disporre di un orologio con le tradizionali lancette. Si punta quella delle ore in direzione del sole. La direzione del nord è data dalla linea che congiunge il centro dell'orologio con l'ora che è la metà di quella segnata dalla lancette delle ore.
Per esempio: supponiamo siano le 10. Puntiamo la lancetta delle ore in direzione del sole, dividiamo l'ora segnata ossia 10 per 2, otteniamo 5. Il nord è in direzione delle 5. Non dimentichiamoci che nei periodi di ora legale bisogna sottrarre un'ora a quella segnata dall'orologio.
La bussola
Esistono sul mercato vari modelli di bussola. Quella più diffusa e di più facile uso è formata da una placca di base trasparente di forma rettangolare sulla quale è fissata un abitacolo rotondo contenente l'ago magnetico.
Sui due bordi laterali e su quello in alto, alcuni modelli riportano una o più scale e la graduazione in millimetri o pollici. La bussola serve così anche da scalimetro e come righello e rende più semplice misurare e riportare le distanze sulla carta.
Sulla placca si trova anche una freccia che indica la direzione verso cui guardare per effettuare il rilevamento e quindi anche la direzione di marcia (freccia di direzione).
L'abitacolo è montato sul settore inferiore della bussola e ruota liberamente su di essa. Il fondo è trasparente e riporta una freccia fissa che ruota con l'abitacolo stesso e una serie di linee meridiane ad essa parallele.
Sul bordo si trova il quadrante graduato da 0° a 360°. Bisogna infatti ricordare che in orientamento non si fa riferimento ai punti cardinali. Si immagina il cerchio dell'orizzonte diviso in 360° e si calcolano lo coordinate topografiche del punto, cioè la sua direzione (azimut) e la sua distanza. E' ultile ricordare quindi che 90° corrispondono all'est, 180° al sud, 270° all'ovest e 0°/360° al nord e così via.
All'interno dell'abitacolo, infine, si trova sospeso su di un perno l'ago magnetico che si dispone lungo la direzione nord-sud. La punta che si dirige verso il nord è evidenziata da una particolare colorazione (spesso rossa) e dalla forma di freccia (talora con la tacca fosforescente).
Quello descritto è il tipo di bussola più semplice e in genere sufficiente per l'escursionista che deve determinare la direzione di marcia sulla carta. Se si vogliono prestazioni maggiori occorre invece un modello di bussola analogo, ma col coperchio a specchio che consente di traguardare e rilevare l'azimut sul terreno.
La carta topografica
La carta è una rappresentazione in piano approssimata, ridotta e simbolica della realtà. Per leggerla e interpretarla bisogna conoscere il suo particolare linguaggio.
Il primo dato che si deve individuare quando si consulta una carta topografica è quello che ne indica la scala. Essa ci dice quante volte le distanze sulla carta sono state ridotte rispetto a quelle reali, cioè a quanti centimetri corrisponde, sulla superficie terrestre, un centimetro misurato sulla carta.
Questa informazione è indicata dalla scala numerica che è spesso accompagnata anche dalla scala grafica, un segmento diviso in punti uguali su cui sono segnati i valori corrispondenti alle lunghezze reali.
Esempi: Scala 1:25000 (1cm = 250m); Scala 1:50000 (1cm = 500m); Scala 1:100000 (1cm = 1km)
Per l'alpinista e l'escursionista la scala ideale è 1:25000, la più precisa e dettagliata, ma per le escursioni più lunghe risulta più funzionale la scala 1:50000 che da l'idea generale dell'ambiente e del percorso.
Su ogni carta sono riportati una serie di simboli convenzionali scelti in modo che la rappresentazione grafica corrisponda il più possibile alla realtà. Per poter interpretare la carta, vengono sempre riportati in calce o si di un suo bordo con relativa spiegazione.
Ogni carta è disegnata in modo che il suo lato superiore sia rivolto a nord. Per servirsene quindi, occorre orientarla, cioè disporla in modo che il suo lato superiore corrisponda esattamente al nord.
Se non si dispone di una bussola e sono visibili punti di riferimento naturali come il sole ed elementi del terreno significativi si procede come segue:
- Se conosciamo la posizione in cui siamo sarà sufficiente individuare un oggetto topografico sul terreno (un alpeggio, una cima...) e ruotare la carta in modo che la retta passante per il punto in cui ci troviamo e l'oggetto coincida con l'allineamento sul terreno. In questo modo il lato superiore della carta risulterà orientato a nord.
- Se non conosciamo la nostra posizione allora dovremo individuare sulla carta e sul terreno due punti di allineamento e ruotare la carta fino a quando i rispettivi allineamenti sulla carta e sul terreno risultino paralleli e nello stesso senso. La carta così sarà orientata e il punto in cui ci troviamo viene indicato dall'incontro dei due allineamenti.
Qualora si disponesse di una bussola si procede così:
si posa la bussola sulla carta in modo che i due lati lunghi della placca siano paralleli a uno dei margini o ai meridiani del reticolato. Ruotiamo l'abitacolo fino a che la freccia di orientamento della bussola non si venga a trovare nella direzione del nord della carta. Tenendo ferma carta e bussola, giriamo ora su noi stessi fino a quando l'ago magnetico non si sovrappone alla freccia di orientamento. La carta a quel punto è orientata.
Il GPS
Il GPS (Global Positioning System) è un sistema di orientamento mondiale, che permette di rilevare la propria posizione sul globo terrestre in ogni istante e con uno scarto di pochi metri, grazie all'ausilio di una rete di satelliti statunitensi. L'utilizzo dell'apparecchiatura e della rete satellitare è gratuito. Qualsiasi cosa facciate e ovunque voi siate (salvo all'interno di locali, grotte, e luoghi chiusi), il GPS è in grado di rilevare la vostra posizione e i vostri spostamenti creando così una sorta di traccia del vostro percorso. Se opportunamente caricate delle mappe della zona o dell'escursione che state intraprendendo, lo strumento vi fornirà, oltre alla posizione in cui vi trovate, il dettaglio del percorso da seguire guidandovi passa passo alla vostra meta.
Altra funzione molto importante del GPS: qualora veniste sorpresi da brutto tempo, nebbia, notte ecc ecc. il GPS continuerà a fornirvi la posizione in cui vi trovate e la direzione da seguire per giungere alla meta o ritornare al punto di partenza della vostra escursione.
Molto utile anche in caso di chiamata dei soccorsi per fornire la vostra precisa posizione.
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