Leonardo Amministratore ®
Data d'iscrizione : 26.09.12 Località : Genova - Italy Età : 56 Messaggi : 1231
| Titolo: Abbigliamento per la montagna Mer Ott 31, 2012 11:05 am | |
| Abbigliamento per la montagna Camminare in montagna significa affrontare condizioni climatiche spesso mutevoli e con forti escursioni termiche e di umidità, le quali sollecitano il corpo e richiedono livelli di protezione dal caldo e dal freddo adeguati. Anche il corpo a sua volta, produce vapore acqueo e calore che devono essere necessariamente e correttamente smaltiti per garantire livelli di traspirazione e temperatura corporea ottimali. La scelta dei capi da indossare quindi va vista sotto l’aspetto tecnico prima che estetico. Le case produttrici di capi di abbigliamento sportivi hanno oggi a disposizione sia tessuti estremamente leggeri, traspiranti e resistenti, che tecnologie di lavorazione sofisticate in grado di creare indumenti tali da assicurare il massimo comfort in tutte le situazioni climatiche.
Il “principio della cipolla” o "layering"
Per quanto riguarda l’abbigliamento è bene tener presente in ogni caso il principio fondamentale degli strati sovrapposti. Per ottenere una protezione efficace contro il freddo e il vento è meglio infatti ricorrere a numerosi capi di vestiario relativamente sottili e leggeri indossati gli uni sugli altri, piuttosto che ad uno solo spesso e pesante; questa tecnica consente inoltre di adeguare con facilità il grado di copertura col variare delle condizioni climatiche e di affidare a singole componenti dell’abbigliamento, specificatamente studiati all’uopo, le diverse funzioni che esso deve assolvere.
- Queste funzioni sono essenzialmente tre:
-Trasmissione del vapore acqueo trasudato -Isolamento dal caldo e dal freddo -Protezione dal vento e dalla pioggia
1° Strato - Intimo
Riguarda gli indumenti a contatto di pelle i quali devono assolvere le funzioni di assorbire il sudore ed espellerlo nel minor tempo possibile. Devono essere morbidi, elastici, privi di cuciture che potrebbero determinare arrossamenti e vesciche. Il materiale più usato nella loro confezione è il polipropilene, derivato dal PVC, refrattario all’acqua, elastico, morbido, resistente all’usura ed allo sfregamento, anallergico, antibatterico (previo trattamento). E’ infiammabile e (molto) costoso rispetto alla tradizionale biancheria intima in cotone o lana.
2° strato - Isolante
Indumenti intermedi ovvero pantaloni, maglioni e giacche , necessari a creare un’ulteriore barriera termica. Devono “lavorare” in sinergia con lo strato intimo raccogliendone e disperdendone l’umidità.
3° strato – Protettivo
Giacconi, sovrapantaloni, mantelle costituiscono i capi che devono proteggere dalle intemperie, impedendo all’acqua ed al vento di penetrare all’interno pur consentendo al vapore acqueo prodotto dal corpo di traspirare liberamente; sembra ormai irrinunciabile il ricorso al Gore-Tex o al Nova Dry, materiali veramente impermeabili, altamente traspiranti e abbastanza impervi al vento.
Abbigliamento specifico
Biancheria intima In generale va bene quella che si indossa abitualmente. Particolarmente adatti per le escursioni in alta quota e in climi freddi, sono i capi di lana, in seta e in rovilon, le tute complete e i combinati maglia e calzamaglia.
Camicie e maglie aderenti
Si usano camicie di cotone o lana, abbastanza ampie e possibilmente dotate di tasche sul petto. Comode sono anche le maglie più o meno aderenti a collo alto, ma con cerniera lampo, da usare solo in combinazione con la camicia. Quando fa caldo si indossa una semplice maglietta.
Maglioni
Maglioni a giro collo, di lana, tradizionali, caldi ma possibilmente non troppo pesanti; un’ampia tasca sul petto è un accessorio utilissimo. Possono essere sostituiti vantaggiosamente da analoghi capi in pile, generalmente tagliati a giacca. I maglioni e le giacche assolvono la funzione di garantire la termoregolazione del busto, che è la parte del corpo più sensibile alla temperatura, quindi dovranno essere dotati di cerniere che consentano di aumentare o diminuire la superficie coperta in funzione della necessità di disperdere o trattenere il calore.
Calze e calzettoni
In climi caldi si adottano le calze di spugna o quelle leggere; il calzettone pesante di lana lungo se usato in climi freddi è meglio che copra il ginocchio.
Pantaloni e salopette
La seconda soluzione è senz’altro da preferire, perché garantisce la protezione delle reni dal freddo e elimina il disturbo della cintura o delle bretelle. Ve ne sono in tela, più o meno fresche e leggere, e in lana idrorepellente o tessuto elasticizzato anche imbottito per l’uso in ambienti severi. I pantaloni con gamba lunga sono più adatti per gli ambienti freddi e in presenza di neve, quelli al ginocchio consentono più refrigerio quando fa caldo. In moltissimi casi non è nemmeno necessario ricorrere a capi appositamente studiati, soprattutto se non si vuole essere schiavi della moda e mantenere l’escursionismo uno sport accessibile a tutte le tasche: un paio di blue jeans può andare bene purché non faccia né troppo caldo né troppo freddo e soprattutto non piova. In condizioni di clima idonee ci farà piacere indossare un paio di pantaloni corti. Se invece dobbiamo acquistarlo, badiamo che il pantalone consenta la massima libertà di movimento e, nei modelli al ginocchio, che non scopra l’epidermide al di sopra del calzettone, nemmeno se si porta il ginocchio al petto. I pantaloni devono essere sufficientemente refrattari all’assorbimento d’acqua, robusti senza però essere troppo rigidi. (Terinda: materiale robusto, dall’aspetto vellutato, antigoccia, rapido nell’asciugare. E’ il più diffuso nella fabbricazione dei pantaloni.)
Soprapantaloni
Sono di nylon o di Gore-Tex con o senza imbottitura. Dato il peso e l’ingombro modesti, potrebbero sempre trovare posto nello zaino. Non è un capo indispensabile soprattutto se si indossano pantaloni impermeabili o salopette.
Completo in pile
Il completo in pile può rappresentare un’alternativa, in combinazione con giacca e soprapantaloni, ai capi tradizionali. (Pile: materiale sintetico morbido e leggero, con ottime capacità isolanti, facilmente infiammabile.)
Giacca a vento
Le giacche in robusta tela idrorepellente sono le più adatte per un escursionismo non troppo impegnativo; per muoversi sulla neve e difendersi dalla pioggia sono meglio quelle in Gore-Tex o in Nova dry, più delicate ma le sole ad essere veramente impermeabili. Molti modelli possono essere accoppiati a un interno imbottito che conferisce ottime qualità termiche. Nell’acquisto bisogna badare anche alla rifinitura delle cuciture, al numero e alla disposizione delle tasche e scegliere una taglia che protegga fino all’altezza del cavallo. Il giaccone tipo deve avere imbottiture asportabili, cerniere doppie, rinforzi nei punti più sollecitati (di norma gomiti e spalle), cerniere ascellari, cuciture impermeabilizzate, adeguato numero di tasche, cappuccio conformato in modo da non scivolare sugli occhi (quello del cappuccio che scivola è un problema diffuso che si risolve indossandovi sotto un normale cappellino con visiera larga impermeabilizzata con silicone).
Giacca piumino
La giacca è un capo indispensabile per gite ad alta quota e per difendersi dal freddo serale. Attenzione che la giacca piumino non costituisce una difesa valida contro la pioggia. fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] | |
|