Gerusalemme, la città tre volte santa
ISRAELE
(lo status di Gerusalemme Est è oggetto di controversia internazionale)
Città considerata al centro del mondo, crocevia fra Asia, Europa e Africa, Gerusalemme sorse quale primitivo insediamento cananeo circa 5000 anni fa. Intorno al 1000 a.C. fu conquistata da re David, che vi trasferì l'Arca dell'Alleanza, rendendola città sacra per gli ebrei; Salomone, figlio e successore di David, nel 950 a.C. innalzò il primo, grandioso Tempio, in cui venne custodita l'Arca. Nel 587 a.C. il sovrano babilonese Nabucodonosor conquistò la città e rase al suolo il Tempio, ma cinquant'anni dopo esso venne ricostruito in dimensioni ridotte. Durante il governo di Erode I il Grande (37-4 a.C.) fu rifatta la cinta muraria della città e realizzata la grande spianata con il Tempio e il palazzo: qui si svolsero in parte la vita, la passione e la morte di Gesù, rendendo sacra Gerusalemme anche ai cristiani.
Fra il 70 e il 71 d.C. i Romani distrussero nuovamente il Tempio, di cui è rimasto soltanto il muro occidentale di sostegno alla spianata. Su questa piattaforma fra il 687 e il 691 il califfo Abd al-Malik fece costruire il tempio commemorativo della Cupola della Roccia sul luogo, sacro per i musulmani, ove Maometto ascese al cielo. Nel 1149 i Crociati, che si erano impadroniti di Gerusalemme, trasferirono nella chiesa del Santo Sepolcro la tomba in cui venne seppellito Gesù presso il Golgota. L'intreccio e la coincidenza di luoghi sacri per le tre religioni monoteiste fanno di Gerusalemme una città unica nella storia e al mondo, meta di pellegrinaggi e di manifestazioni di fedi diverse, oggi rese difficoltose dalla crisi politica e militare che investe l'intera regione.
Gli ebrei: l'Arca e il Muro del Pianto
Narrano le Scritture che Dio, dopo aver consegnato sul Sinai le Tavole della Legge a Mosè, gli ordinò di costruire una cassa portatile per custodirle, quale testimonianza tangibile dell'avvenuta "alleanza" con gli uomini. Mosè fece realizzare un cofano lungo 1,25 metri, largo e alto 75 centimetri in legno d'acacia, rivestito d'oro e chiuso da un coperchio pure d'oro, alle cui estremità erano state collocate le sculture di due cherubini ad ali spiegate. L'Arca dell'Alleanza seguì da quel momento il popolo ebraico nei suoi spostamenti, fino a che re Salomone la introdusse nell'ambiente più nascosto del Tempio, il Sancta Sanctorum cui era consentito l'accesso al Sommo sacerdote nel solo giorno del Kippur, solennità dedicata all'espiazione, alla preghiera e al digiuno. La storia ci dice che i Babilonesi nel 587-6 a.C. distrussero il Tempio e insieme l'Arca; ma non sono poche le voci di chi crede che questo prezioso e sacro reperto sia stato portato in salvo e nascosto da qualche parte, anche se non fu mai più ritrovato. Le successive distruzioni del Tempio privarono gli ebrei del loro principale luogo sacro, sostituito da quel poco che ne resta: la parete occidentale di costruzione della grande spianata superiore, presso la città vecchia e le mura innalzate nel XV secolo dal sultano ottomano Solimano I il Magnifico.
In realtà, dell'antico tempio di Erode si conserva anche la scalinata d'accesso al lato meridionale del recinto, oggi nascosta da edifici d'età medievale. Il muraglione, formato da robusti blocchi di pietra, è detto "del Pianto" perché costante meta degli ebrei che vi si recano per pregare e lamentare la distruzione del Tempio e il loro esilio. Essi scrivono preghiere su pezzi di carta che poi introducono nelle fessure fra le pietre, affinchè giungano direttamente a Dio. Sulla datazione del Muro i pareri sono discordi. Alcuni ritengono che i massi alla sua base risalgano al Tempio di Salomone; altri li attribuiscono alla ricostruzione del 537-515 a.C. dopo la conquista persiana della città da parte di Ciro il Grande, e infine i più prudenti riferiscono l'origine del muro alla ricostruzione di Erode.
I cristiani: la basilica del Santo Sepolcro
Anche per i cristiani il Tempio di Erode è importante, perché vi si svolse la Purificazione di Maria. Ma ancor più lo è il Golgota o Calvario, luogo che vide l'agonia e la morte di Gesù e il suo seppellimento nella tomba messa a disposizione da Giuseppe di Arimatea. Nello stesso luogo Adriano fece costruire nel 135 d.C. un tempio dedicato a Venere; grazie a questo edificio pagano, Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, nel 326 d.C. riuscì a localizzare la tomba di Gesù e, in una cavità vicina, le reliquie della Vera Croce. Costantino fece abbattere il tempio e innalzare la prima basilica cristiana del Santo Sepolcro. Un mosaico del V secolo conservato a Madaba in Giordania, raffigurante una veduta in pianta di Gerusalemme, ci restituisce l'aspetto della basilica in quel periodo: all'interno di un recinto rettangolare vi sono il sepolcro circolare (la "Rotonda") a custodia della tomba, staccato dalla collina per consentire ai pellegrini di girarvi attorno, una corte chiostro con il colle del Golgota contrassegnato da una croce e la chiesa del Martyrion per le cerimonie sacre. Questi elementi furono trasferiti dai Crociati nella loro chiesa, consacrata nel 1149 e ricostruita nel 1929, dopo che un terremoto l'aveva distrutta. La tomba del Santo Sepolcro è situata all'interno di un mausoleo al centro della nuova basilica e vi si accede tramite un suggestivo passaggio basso e stretto.
I musulmani: Maometto e la Roccia Sacra
La grande spianata realizzata da Erode sull'altura del Monte Moriah, dove Abramo si accinse a sacrificare il proprio figlio Isacco, poi sostituito da un montone per volere di Dio, ha dimensioni davvero imponenti: i lati lunghi (est e ovest) sono di 491 e 462 metri, quelli corti (nord e sud) di 310 e 281 metri. Attorno all'affioramento roccioso che segna la cima del colle, gli Omayyadi costruirono tra il 687 e il 691 il loro più antico edificio sacro commemorativo, che nel tempo ha subito diversi rimaneggiamenti. Oggi la Cupola della Roccia (Qubbat al-Sakhra) si presenta ai margini settentrionali della piattaforma (all'estremità opposta vi è la moschea di al-Aqsa del 1035): la cupola di alluminio dorato, alta oltre 35 metri, corona un tamburo circolare circondato da un tetto inclinato, che spiove su un perimetro ottagonale rivestito di marmi e pietre smaltate. All'interno la cupola è decorata da finissimi motivi geometrici rossi e dorati; al centro vi è la Roccia Sacra (es-Sakra, una superficie oblunga di 16 metri per 12, del perimetro di 6l metri), circondata da un recinto in legno scolpito, che comprende una teca con reliquie del Profeta. Tutt'intorno corrono due ambulacri per la circolazione dei fedeli: quello interno è un ottagono delimitato da 8 pilastri e 16 colonne, quello esterno circolare da 4 pilastri e 12 colonne. La sacralità del luogo per i musulmani è legata, all'ascesa al cielo di Maometto, citata all'inizio del capitolo 17 del Corano: «Sia lodato Colui che fece viaggiare di notte il suo servo dalla moschea Sacra alla moschea Lontana, di cui abbiamo benedetto il recinto per mostrare a lui i nostri segni». Fu durante quel miracoloso evento, databile intorno al 620, poco prima di fuggire dalla Mecca a Medina, che Maometto fu trasportato in cielo al cospetto di Dio, dal quale ricevette istruzioni sulla propria missione in terra. La Cupola della Roccia è oggi il terzo luogo sacro per i musulmani, dopo La Mecca e Medina, il posto dove sarà sconfitto per sempre il male; ma anche ebrei e cristiani vi collocano la lotta finale prima del Giudizio.
La tradizione e la roccia sacra
La tradizione e l'elaborazione popolare del "Viaggio notturno" di Maometto hanno arricchito la narrazione del Corano di molti particolari. Maometto sta dormendo alla Mecca, quando viene svegliato dall'Arcangelo Gabriele, il quale gli mostra al-Baraq ("il baleno"), una creatura celeste alata con il corpo a metà fra un cavallo e un asino, testa di donna e coda di pavone. Maometto la cavalca e viene trasportato sulla Roccia Sacra di Gerusalemme, sulla quale prega insieme a Gesù, Gabriele, Abramo, Mosè e altri profeti.
Poi, per una scala di luce, sale al cielo dove è intrattenuto da Aliali, quindi ritorna alla Roccia e sempre in groppa ad al-Baraq rientra alla Mecca prima dell'alba. La Roccia Sacra conserva traccia dell'evento: l'impronta degli zoccoli del cavallo alato e i segni della lotta dell'Arcangelo Gabriele con la roccia stessa, per impedirle di seguire Maometto nel suo volo celeste. Sopra, l'ascensione di Maometto in una miniatura araba del XVI secolo.
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