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 Il Cremlino e la Piazza Rossa - 4° parte

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MessaggioTitolo: Il Cremlino e la Piazza Rossa - 4° parte   Il Cremlino e la Piazza Rossa - 4° parte EmptyMer Ott 10, 2012 7:30 pm


LA PIAZZA ROSSA

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Una visita a Mosca non può che cominciare dal suo simbolo storico e luogo di culto, teatro di innumerevoli avvenimenti che hanno condizionato e rivoluzionato il destino dell'umanità e modificato di continuo gli assetti delle carte geografiche, consegnando alla storia personaggi e gesta di fama planetaria, destinati a rimanere impressi nelle menti per l'eternità: la celeberrima piazza Rossa.

Passeggiando sulla piazza Rossa si avverte da subito la netta sensazione di trovarsi in un luogo fuori dal comune, dove si rimane colpiti all'istante dalla sua immensa maestosità, tanto da dubitare persino della sua veridicità.

La Piazza Rossa, è la principale di tutte le piazze di Mosca. È attaccata al muro orientale del Cremlino, dove ne comparve il primo nucleo già nel secolo XV ed è inseparabile dalla sua veste architettonica. La piazza separa il Kremlino, da uno storico quartiere di mercanti, conosciuto come Kitay-gorod. Dato che le principali vie di Mosca nascono da qui e vanno in ogni direzione (divenendo poi autostrade una volta fuori dalla città), la Piazza Rossa è considerata appunto la piazza centrale di Mosca e di tutta la Russia. Il micidiale incendio del 1493 devastò l'immenso spiazzo tra il Kremlino e la piazza del mercato urbano. Da allora non vi sorse più alcuna costruzione e il terreno bruciato venne destinato all'uso di mercato, e si collocava fra i due centri della città: il Kremlino e il Kitay-Gorod. Ad occidente era delimitata dal fossato del Kremlino, ad oriente dal mercato e a sud la piazza si attestava sulla scarpata del fiume Moscova. In cime alla ripa si trovava la chiesa della S. Trinità con un attiguo piccolo cimitero. Quando nel 1552 sotto lo Zar Ivan IV, venne costruita la cattedrale dell'Intercessione con le sue nove chiese e in seguito nel 1588 fu edificata la decima chiesa sulla tomba di Basilio il Beato dal quale prese poi il nome tutta la cattedrale, la piazza assunse spontaneamente la funzione di centro sociale della città. In seguito dopo la costruzione delle botteghe in muratura, la Loggia superiore dei Mercanti (oggi magazzini generali GUM) e dopo l'erezione delle cuspidi sulle torri Spasskaya e Nikolskaya, la piazza assunse una fisionomia solenne e fu cosi che da piazza del mercato la piazza fu denominata KRASNAJA PLOSCHAD (Piazza Rossa).

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Il nome "Piazza Rossa" non deriva né dal fatto che gli edifici e le costruzioni attorno ad essa sono per lo più di colore rosso, né dal collegamento fra il colore rosso e l'ideologia comunista, ma dalla parola russa ??????? (krasnaya), che significa sia "rosso" sia "bello". L'aggettivo fu originariamente applicato (col significato di "bello") solo alla Cattedrale di San Basilio, e successivamente come detto esteso alla piazza in cui essa sorgeva. Si ritiene che la Piazza abbia acquisito il suo nome attuale nel XVII secolo (in precedenza, essa era chiamata Pozhar, ovvero "posto bruciato", poiché gli edifici in legno che vi si affacciavano erano facilmente soggetti agli incendi).

Secondo alcune cronache la piazza Rossa appare per la prima volta alla fine del 15° secolo, quando Ivan III ordinò di distruggere tutti gli edifici in legno soggetti ad incendio che circondavano il Cremlino e di assegnare questo immenso spazio per un grande mercato, infatti la piazza appare con il suo primo nome di piazza del Mercato (Torgovaya). Nel secolo 16° la piazza fu nominata piazza Trinità, dopo la costruzione della santa chiesa della Trinità, sostituita poco dopo dalla Cattedrale di San Basilio. Diversi secoli hanno poi lasciato le loro impronte sull'attuale piazza Rossa: nel 15° vennero edificate le torri Spasskaya, Senatskaya e Nikolskaya, nel 16°, come già detto fu costruita la cattedrale di San Basilio, nel 19° il monumento ai suoi piedi di Minin e Pozharsky e nel 20° il gigantesco edificio dei magazzini generali, il museo di Stato e il mausoleo di Lenin.


PORTA DELLA RESURREZIONE

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La Porta della Resurrezione è la porta di accesso alla Piazza Rossa; quella che vedete è la ricostruzione fatta nel 1995 dell’originale del 1680, distrutta per volere di Stalin nel 1931 perchè secondo lui era troppo stretta per far entrare le truppe in occasione delle sfilate e delle manifestazioni di massa. Superata l’ingresso, appare la piazza in tutta la sua magnificenza: a destra si trova l’edificio che ospita il Museo di Storia Russo, il lato destro della piazza è interamente occupato dalle mura del Cremlino con al centro il Mausoleo di Lenin mentre la parte sinistra è dominata dai Magazzini Gum. Sullo sfondo si innalza la sagoma inconfondibile della Chiesa di San Basilio, con i caratteristici bulbi colorati.


CATTEDRALE DI SAN BASILIO

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LA CATTEDRALE DELL' INTERCESSIONE, O CATTEDRALE DI SAN BASILIO CHIUDE A SUD LA GRANDE PIAZZA ROSSA ED E' RICONOSCIUTA COME SIMBOLO UNIVERSALE DI TUTTA LA RUSSIA. GRAZIE ALLE SUE PARTICOLARI FORME COLORATE RAPPRESENTA UNA DELLE OPERE PIU GENIALI MAI REALIZZATE DALL'UOMO.

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Fu costruita in memoria del trionfo di Ivan IV sul canato di Kazan (1552). Durante le ostilità, dopo ogni vittoria delle armi russe, presso la chiesa della S. Trinità, veniva costruita una chiesetta in legno in onore al santo che ricorreva nel giorno della vittoria. Fu cosi che alla fine della guerra in quell'area ristretta si vennero a trovere otto chiese. Dopo la vittoria definitiva, accogliendo il suggerimento del metropolita Macario, Ivan IV ordinò di costruire una grande chiesa in muratura in sostituzione di quelle in legno. Senonchè i maestri Barma e Postnik (non è escluso che fossero una solapersona) costruirono un monumento, la cui esaltante articolazione plastica non aveva analogie nella storia dell'architettura mondiale. Su una pianta ottagonale essi composero otto chiese a torre intorno a una chiesa centrale, la nona, nonchè la più alta e dalla struttura più complessa sormonatata da una cuspide che fu dedicata alla festa dell'Intercessione della Madonna, celebrata il primo ottobre quando furono fatte saltare le mura di Kazan e la città venne espugnata. Era logico poi che il nome venisse esteso anche per le otto restanti chiese e quindi fu cosi che venne a chiamarsi cattedrale dell'Intercessione.
I lavori durarono dal 1555 al 1561. Nella costruzione furono usati i mattoni, materiale allora relativamente nuovo. Le fondamenta, lo zoccolo ed alcuni elementi decorativi furono eseguiti in pietra bianca, e prima che fosse ultimata la cosruzione del campanile di Ivan il grande la cattedrale rappresentava la costruzione più alta di Mosca diventandone subito il maggiore centro di attrazione della città. Se nel suo apsetto esterno la cattedrale risulta un'opera unica, gli interni lasciano l'impressione di un angusto labirinto, interrotto dagli spazi verticali delle torri aperte verso il basso. La cattedrale rimase allo stato iniziale fino al 1588, quando nell'angolo nord-est, sulla tomba dell'appassionato uomo di Dio, Basilio il Beato, venne costruita la decima chiesa. Fu quel Beato a dare il nome di cattedrale di San Basilio, con il quale oggi è riconosciuta in tutto il mondo.
Di fronte alla cattedrale di San Basilio sul lato della piazza Rossa si trova il monumento a Kozma Minin e a Dmitrij Pozharskij, patrioti distintisi nel movimento di liberazione della Russia dagli invasori polacchi e svedesi del 1610-12. Fu la prima opera scultorea eretta a Mosca a ricordo di un fatto storico. Inaugurato nel 1818, venne creato dallo scultore I.P. Martos con una colletta popolare. Fedele alla tradizione classica, l'autore vestì Minin e Pozharskij in abiti antichi. L'epigrafe sul piedistallo recita: "Al cittadino Minin e al principe Pozhasrskij- La Russia riconoscente 1818".


MAUSOLEO DI LENIN

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Situato in pieno centro della piazza Rossa, ai piedi della torre Senatskaya (Senato), dinanzi alle mura orientali del kremlino che lo separono dal palazzo presidenziale, il Mausoleo di Lenin, un'imponente costruzione in granito rosso d'Ucraina, dall'inconfondibile forma di piramide quadra tronca, accoglie solennemente, in un'urna di vetro costantemente illuminata, la salma di Lenin. Agli scienziati sovietici venne affidato il difficle compito di preservare l'immagine del grande leader Bolscevico alle generazioni future. Essi elaborarono tecniche di imbalsamazioni, tecnologie e attrezzature speciali per controllare il livello di illuminazione, temperatura e umidità per la conservazione del cadavere. I sovietici usavano il mausoleo anche come piattaforma, da dove i funzionari facevano importanti discorsi, dimostrazioni e parate militari. Sopra le porte di bronzo vi è una semplice scritta "LENIN" realizzata in quarzo rosso. Nel 1953 alla morte di Stalin anche la sua salma mummificata fu posta vicino a quella di Lenin, ma alla caduta di Kruschev il corpo fu spostato e seppellito dietro al mausoleo tra questo e le mura del Kremlino. Negli ultimi decenni la preservazione del mausoleo viene molto discussa dalla società, nel 1991 i fondi per la preservazione della mummia di Lenin non provengono più dal bilancio statale, ma da un apposito fondo del mausoleo di Lenin e da donazioni private. Nel 1993 la Guardia d'Onore che presidiava alle porte del mausoleo fin dal primo momento della sua esistenza, fu sciolta. L'edificio fu eretto nel 1929-30 su progetto dell'architetto Alexey Schusev del 1924 e giunse a sostituire un ben più scadente mausoleo realizzato in legno e in appena due giorni e mezzo all'indomani della morte del grande rivoluzionario, avvenuta il 21 gennaio 1924, e ricostruito nel maggio successivo. Il mausoleo di Lenin è aperto al pubblico, che nei deceni si è sempre più affollato di gente che rendono omaggio al celebre capo bolscevico. Vale la pena tuttavia ricordare che Lenin non avrebbe voluto tutto questo, lui voleva essere sepolto a San Pietroburgo accanto alla madre, ma a niente valsero le sue ultime volontà ne le forti proteste della moglie. Ai piedi di questo mausoleo il 24 giugno 1945 furono gettate le bandiere e gli stendardi delle sconfitte armate hitleriane. Nel mausoleo sono ancora seppelliti altri personaggi illustri del calibro di , Gagarin,Zuhkov e il giornalista americano John Reed.


GUM


Tutto in Russia comincia nella Piazza Rossa, dalla religione alla storia, dalla politica al commercio. Dal XV secolo la Piazza Rossa si era già affermata come un centro di commercio russo. Fin dai tempi di Ivan Grozny, i commercianti hanno istituito le loro bancarelle in questa storica piazza. All'inizio del 19 ° secolo, dopo la marcia di Napoleone in Russia, lo zar Aleksander I emanò un editto di edificazione di un mercato unico. Basato sui piani dell’architetto Osip Bove di « Pannello Imperiale», l’edificio fu costruito, per simulare i palazzi dell'Impero Romano. In questo modo, il primo edificio del centro per il commercio (Upper Trading Stalls) fu costruito. Tuttavia, per tutto il suo splendore, il pannello utilizzato per eseguire la funzione di uno schermo pieghevole, nascondeva l’angusto labirinto dell’area di mercato.Entro la fine del XIX secolo, il commercio della capitale aveva raggiunto un livello internazionale, e il colonnato del precedente Trading Stalls era caduto fuori moda. Sotto il decreto dello Zar, a scapito della corporazione dei mercanti di Mosca, cominciò la costruzione del nuovo grande centro per il commercio (Upper Trading Stalls). Dei 23 progetti che furono proposti, fu scelto il più audace, che vinse il concorso di architettura. L'idea vincente fu quella presentata dall’ architetto A.N. POMERANZEV e l'ingegnere V.G. SHUKHOV,, che in seguito crearono anche la famosa torre della radio a Shabolovka Street, a Mosca. Tre ampi corridoi, in stile europeo con vetro e metallo, circondato da antiche e tradizionali mura russe, diventò il più progressista progetto architettonico di quei giorni. Gli enormi lavori di costruzione sono iniziati nel 1890 e sono stati finiti tre anni più tardi. Così, nel 1893, nacque il futuristico [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Il nuovo complesso del commercio rifletteva e aumentata la gloria dei mercanti russi e aspirava ad un principio di universalità e offriva ai suoi clienti, infrastrutture esemplari a quei tempi e ancora servizi di facchinaggio, barbieri, banchieri e postini. Dopo la Grande Rivoluzione d'Ottobre nel 1917, le organizzazioni chiave presero alloggio negli interni del centro del commercio e fino ai primi anni 1950 i GUM rimasero un dipartimento del governo. Il 1953 può essere considerato l’anno della svolta e della rinascita per il centro del commercio GUM. Nel mese di agosto di questo anno, il governo sovietico ordinò la ricostruzione dell'edificio. Una forza lavoro di tutta l'Unione Sovietica fu assemblata per lo svolgimento di questo primo grande progetto prioritario. Nel tempo record (nel novembre dello stesso anno), il nuovo centro commerciale, il più grande di tutta la Russia sovietica, fu inaugurato. Questo «emporio di commercio esemplare», che prima era una vasta raccolta di scarsa qualità di merci, presto divenne come una mecca per i nuovi clienti, ma anche un simbolo della capitale dell’URSS, alla pari con il Cremlino. All'inizio degli anni 90 la realtà economica nel paese cambiò a causa dei ben noti eventi politici. Di conseguenza, anche la politica commerciale dei GUM fu sottoposta a trasformazione. La maggior parte dello spazio fu occupato da negozi privati indipendenti. Oggi, con 80000 metri quadrati, i GUM offrono un vastissimo elenco di prodotti per i suoi clienti e di tutte le firme della moda mondiale sia casual che sport, ma anche di gioielli e accessori. Tuttavia GUM è qualcosa di più di un centro commerciale. Si tratta di una mini metropoli, dove potete trovare anche molti negozi che si trovano in ogni città di cui avrete bisogno, come una farmacia, banca, ottici o fiorai. Monumento di moderna architettura, si presenta anche come luogo di comodo riposo e ricreazione, con molti ristoranti e caffè, nonché come galleria d'arte e un posto per attività sociali. Si tratta di una parte essenziale della storia russa che ogni turista deve obbligatoriamente visitare.
Nonostante la nuova economia, lo sviluppo dei GUM cammina di pari passo. Oggi il modello commerciale post sovietico è stato sostituito da una conduzione di privati, che combina con la modernità del centro commerciale, aspirando ad essere né un negozio per uomini «ricchi», né per «poveri», ma una casa di negoziazione per chiunque sia pronto ad abbracciare l'odierna società dei consumi. Il suo spazio interno, viene costantemente migliorato. La sala “Dimonstration Hall”, costruita in un momento in cui il cinema era emergente, è stata recentemente ristrutturata. Nel suo bellissimo interno restaurato, si svolgono ora eventi e incontri di alta società. Nel programmare i cambiamenti negli interni, si svolgono apposite mostre d'arte e spettacolari presentazioni. Oggi, un unico progetto di illuminazione decorativa è già stato attuato lungo l’ampia facciata che affaccia sulla piazza Rossa, dove linee di lampadine sottolineano la splendida architettura degli esterni del palazzo. E’ tutt’ora in corso un progetto di rinnovamento dei GUM, il disegno include anche la riorganizzazione dello stile, la sistemazione interna del sistema di illuminazione e di un pavimento a mosaico, e l'aggiunta di un buon numero di piante verdi e fogliame. Nell'estate 2007 la ricostruzione della leggendaria fontana nel centro di GUM è stato terminato. L’ abbreviazione di GUM (Gosudarstvennyj-Universalnyj-Magazin) che in russo significa «Il principale negozio generale» è a disposizione di chiunque visitatore voglia rendersi conto di cosa significano le manie di grandezza.


MUSEO STORICO DI STATO

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Presenta due facciate principali, una che chiude a nord la piazza Rossa e l'altra che domina maestosamente la grande piazza del Maneggio, può essere considerato nel suo genere il più grande museo storico della Russia. Il museo di Stato è stato istituito nel 1872 su iniziativa della comunità scientifica russa. Per la costruzione del museo, il cui scopo era quello di diventare il tesoro dei monumenti e artefatti che rappresentassero gli eventi eccezionali della gloriosa storia dello Stato russo, fu scelto il terreno della piazza Rossa nel pieno centro di Mosca. Le opere di costruzione durarono dal 1875 al 1881, e sono state dirette dagli architetti Shervud e Semonov, che hanno progettato l'edificio in stile russo. Il nuovo edificio venne subito adattato all'insieme architettonico della piazza Rossa. Le pareti del museo, come quelle del Kremlino, furono fatte con mattone rosso cotto al forno, e le torri che lo componevano volevano incoronare e ricordare quelle del Kremlino, cosi come alcune decorazioni applicate all'esterno volevano richiamare le decorazioni della vicina cattedrale di san Basilio posta all'altra estremità della piazza Rossa. Il museo venne concepito come un "viva la Russia". Articoli e monumenti che rappresentano la storia e la cultura delle tradizioni della multinazionale russa vennero portate al nuovo museo da tutte le regioni della Russia. La raccolta è stata poi arricchita anche da donazioni private. Grazie agli sforzi di scienziati russi, archeologi e storici, sono stati raccolti ed esposti più di 4 milioni di oggetti. Nel 1883, il giorno dell'incoronazione dello zar Alessandro III, le prime 11 sale del museo che rappresentavano la storia della Russia dai tempi immemorabili, fino al tardo Xii secolo, furono solennemente aperte al pubblico. Oggi la collezione del museo, che si è considerevolmente allargata nel corso del XX secolo, tanto da suddividersi oggi in ben 60 sale, comprende tesori archeologici, manoscritti e lettere nere di libri, vecchie icone russe, armi russe e straniere, opere di artigianato, gioielli, vetri, ceramiche, collezioni di vecchi abiti nazionali e vecchi mobili appartenuti a privati e molto altro ancora. Effetti personali privati dei monarchi russi come Ivan il Terribile, Pietro il Grande e gli ultimi membri della dinastia Romanov, sono tra i più graditi dai visitatori. La collezione del museo che comprende oltre 500mila pezzi, essa comprende anche eccezionali ritratti di politici russi e stranieri, paesaggi di diverse regioni della Russia, dipinti ad acqua, disegni e litografie. E' importante sottolineare che il museo comprende non solo opere di maestri, ma anche opere di artisti sconosciuti di talento. Il museo è progettato in modo che ogni sala rappresenti un periodo della storia della nazione e le ricche decorazioni degli interni corrispondono con lo stile e il tempo delle opere d'arte che vi si trovano in quella determinata sala, dove meravigliosi affreschi e figure ricreano l'atmosfera del passato.




Fonte: miste
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