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 Il Cremlino e la Piazza Rossa - 1° parte

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MessaggioTitolo: Il Cremlino e la Piazza Rossa - 1° parte   Il Cremlino e la Piazza Rossa - 1° parte EmptyMer Ott 10, 2012 7:33 pm



Il Cremlino e la Piazza Rossa

RUSSIA


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Patrimonio dell'umanità dal 1990

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IL CREMLINO



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Il complesso del Cremlino, i suoi edifici, le sue cattedrali e iconostasi, i musei e i tesori, sono decretati dall' UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità. Sogno proibito di Napoleone prima e Hitler dopo rappresenta senza dubbio il centro del potere generale dove tutto si decide in Russia.
Sia geograficamente che storicamente, il Kremlino rappresenta il cuore di Mosca. Per l’enorme quantità delle opere d’arti ivi contenute, ha pochi riscontri altrove, dove l’osservatore sarà colpito dalla sua struttura maestosa e pittoresca, grazie all’imponente caratteristica delle sue mura, le sue torri a cuspide, l’impronta sfavillante dei suoi edifici e cattedrali racchiusi nel suo territorio, costituiscono un panorama di rara suggestione. Situato sulla riva nord del fiume Moscova, ha la forma di un triangolo irregolare con una superficie di 27,5 ettari ed ha aperto le sue porte alla Russia zarista, ai capi rivoluzionari bolscevichi, ai leader dell'Unione Sovietica e oggi è la sede del governo della federazione Russa. Le mura del Cremlino sono sormontate da 20 torri, e avvolge nel suo perimetro bellissime cattedrali del 15° e 16° secolo nella splendida piazza delle cattedrali: La cattedrale dell’Assunzione, la cattedrale dell’Annunciazione e la cattedrale dell’Arcangelo ed ancora il palazzo dei Patriarchi, la chiesa dei dodici Apostoli, la chiesa della deposizione della Tunica, il Palazzo Sfaccettato, il Palazzo dei Terem e la torre campanaria di Ivan il grande con ai suoi piedi la zarina delle campane. Fuori da piazza delle cattedrali, comprende ancora, lo zar dei cannoni, il Gran Palazzo del Kremlino, il Palazzo dell’Arsenale, il Palazzo dei Congressi, il Palazzo del Senato e ovviamente il Palazzo Presidenziale. L’insieme architettonico del Kremlino è il frutto dell’opera di molte generazioni. Nei primi tempi era una modesta fortificazione in legno sorta sul colle Borovitskij, sito alla confluenza del fiume Neglinnaja nella Moscova. I reperti archeologici più antichi venuti alla luce nel territorio del Kremlino risalgono all’età del bronzo. L’insediamento slavo vi sorse non più tardi della fine del secolo XI. La fortezza in cima al colle Borovitskij comprendeva un territorio di circa 5 ettari. Le prime opere della fortificazione della cittadella moscovita erano costituite dal fossato, dai bastioni e dalla palizzata. Inizialmente la fortezza veniva chiamata “grad Moskva” (Mosca racchiusa). La città costruita per volontà di Jurij Dolgorukij nel secolo XII, recintava un territorio superiore di cinque volte rispetto a quello iniziale. Nella prima metà del XIV secolo, sotto Ivan Kalità, quando Mosca diventa il nucleo del Gran Principato, la fortezza, oramai sede del gran principe, assurge a nucleo centrale, seppure distaccato della città. Stando alle cronache, il nome proprio di Kremlino gli è conferito nel 1331. Nel 1339-40 vengono erette nuove mura e torri in rovere. Al regno di Dmitrij Donskoj si ricollega la costruzione, negli anni 1366-68, di una poderosa fortezza in pietra bianca. Gli intensi lavori di costruzione all’interno del Kremlino, per cui a Mosca venne attribuito il nome di “città in pietra bianca”, furono portate avanti sullo sfondo delle lotte con l’Orda dei Tartari e la Lituania e della rivalità con Tver. Nel 1368 e nel 1370 il Kremlino resse all’assalto delle truppe di Olgherd di Lituania. E’ vero che nel 1382 il can tartaro Tohttamysh aggredì Mosca, penetrò con astuzia nel Kremlino e lo mise a sacco, ma la fortezza venne subito ricostruita. Sul finire del secolo XIV tutto il territorio del Kremlino è occupato da chiese, monasteri, ville dei boiari e di dignitari al servizio del Gran Principe e da residenze di ricchi mercanti. Il secolo XV è segnato dall’espansione territoriale, politica e militare di Mosca e alla fine di questo secolo si procedeva alla riunificazione dei principati feudali sotto lo scettro di Mosca: nasceva lo Stato Unitario Russo e il Gran Principe di Mosca Ivan III si nominava Gran principe di tutte le Russie. Egli avviò una grandiosa ricostruzione del Kremlino, per la quale invitò maestri italiani di chiara fama. All’epoca gli architetti italiani erano ritenuti i migliori dell’Europa, cosi che, insieme ai costruttori di Pskov, Novgorod, Vladimir, furono chiamati dal Gran Principe a dare un nuovo volto alla capitale. Dall’Italia giunse l’architetto e ingegnere Aristotele Fioravanti, che si fece accompagnare dal figlio Andrea e dall’allievo Pietro. Si decise di iniziare con la cattedrale dell’Assunzione (1475-1479). Poco dopo venne innalzata l’elegante sagoma della cattedrale dell’ Annunciazione (1484-1489). Più tardi fu la volta della cattedrale dell’Arcangelo Michele (1505-1508). Era cosi che prendeva forma il prodigiosi insieme della più antica piazza di Mosca: Piazza delle cattedrali. Con gli allora quattro templi (ora dieci) e il candido campanile di Ivan il Grande. Qui signoreggiava pure il Palazzo Sfaccettato, con il sontuoso salone dei ricevimenti del Gran Principe, opera di Marco Ruffo e Pietro Antonio Solari (1487-1491). A cavallo dei secoli XV e XVI il Kremlino era pressoché totalmente rinnovato e di pari passo alla costruzione di palazzi e chiese procedeva il rinnovamento delle mura perimetrali.


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Le mura che circondano il Cremlino hanno varie porte: quella del Salvatore si apre sulla piazza Rossa, mentre la porta della Trinità, collegata da un ponte con il Barbacane Kutafja, è l’ingresso al palazzo dei Congressi del Cremlino). Le porte Borovitskije sono le più vicine al Palazzo dell'Armeria. Le piazze principali del territorio del Cremlino sono la piazza Ivanovskaja e quella delle Cattedrali. Nella cattedrale dell'Assunzione (della Vergine) avevano luogo le cerimonie delle incoronazioni degli zar. Anche quando San Pietroburgo divenne la capitale dello stato, gli imperatori venivano a Mosca apposta per la cerimonia della loro incoronazione in questa cattedrale. Venne costruita nel 1470 al posto dell'antica chiesa di Ivan Kalita distrutta dal incendio. I maestri di Pskov, Mickin e Krivtsov cominciarono a costruirla, ma la cattedrale, quasi ultimata, crollò. La ricostruzione fu affidata al architetto italiano Fioravanti. Prima di iniziare i lavori, il maestro italiano studiò l'architettura delle chiese di Vladimir e scelse quella della Dormizione della Vergine del XII secolo come modello. La rassomiglianza tra le due chiese avrebbe dovuto mettere in rilievo il ruolo di Mosca come erede spirituale di Vladimir, l'antica capitale del principato. La costruzione durò cinque anni. Sulle rive della Moskova vennero create fabbriche di laterizi per produrre mattoni più resistenti (per unirli si usò della calce di primissima qualità). Il lavoro fu completato nel 1479, e così una bella cattedrale di pietre bianche, coronata da cinque cupole, diventò il simbolo dello Stato russo unificato potente. Il grande spazio interno delle tre navate colpiva per la sua altezza, ampiezza, abbondanza di luce e sonorità. Il rivestimento del iconostasi in argento dorato di 16 metri di altezza è decorato con cinque file di icone. Gli affreschi sono del XI-XVII secolo. Nel 1812, l'esercito napoleonico l'usò come stalla e nel corso del decennio del 1880 venne ristrutturata. Il lustro centrale d'argento venne requisito agli invasori che fuggivano da Mosca. Vicino alla colonna sud-est della chiesa c??™è il trono del Patriarca in pietra bianca con adorni dipinti. Il trono di Monomaco intagliato nel legno russo (1551) si trova vicino al portale sud. Accanto alla cattedrale dell'Assunzione si trova una chiesa piccola ed elegante. E la chiesa del Manto della Vergine. Fu costruita nel 1484-1488 dagli architetti di Pskov al posto di un'antica chiesa omonima. La facciata della chiesa è divisa in tre parti dalle colonne eleganti, ed ognuna è rifinita da un cosìdetto zakomara cui forma viene rispettata dalli archi della facciata. La chiesa ha una sola cupola a forma di casco, con un tamburo alto e slanciato che da??™ la sensazione di una leggerezza straordinaria. La architettura del tetto non è tradizionale: la sua volta riposa su quattro pilastri rettangolari che reggono il piedistallo ottagonale della cupola. La pittura del iconostasi, del inizio del XVII secolo, venne realizzata sotto la direzione del pittore Nazari Istomin, mentre gli affreschi interni furono realizzati nel 1644 dai maestri Sidor Ossipov, Ivan Borissov ed altri. La cattedrale dell'Annunciazione (1484-1489), opera degli architetti di Pskov, ha tre cupole. Dopo l'incendio del 1547, all'epoca di Ivan il Terribile, fu ricostruita. Si aggiunsero quattro cappelle, con la rispettiva cupola: dell'Arcangelo San Gabriele, la Santa Vergine, l'Ingresso di Cristo a Gerusalemme e Alessandro Nevskij. Fu costruita anche la Scala di Ivan il Terribile che lo zar dovette salire molte volte siccome la cattedrale serviva da cappella privata dei grandi principi e zar russi. Per questo l'architettura e la decorazione interna della chiesa è più intima dell'imponente cattedrale dell'Assunzione. La chiesa fu molto amata da Ivan il Terribile, ed il suo animo trovava calma ed equilibrio solo in questo ambiente pacifico. Le icone dell'iconostasi della cattedrale, dipinte nel 1405 per l'omonima cattedrale che esisteva in passato sullo stesso luogo, sono i capolavori dei pittori di icone più famosi dell'epoca: Andrei Publev, Teofanes il Greco, Prokhor de Gorodets ed altri maestri.Nel corso dei lavori di restauro del 1950 vennero rinvenuti, sotto altri strati di pittura più recente, gli affreschi del 1508 del maestro Teodosio. Gli affreschi dei portici della parte nord e sud risalgono alla metà del XVI secolo, e rappresentano, oltre ai ritratti convenzionali dei principi russi e degli imperatori bizantini, poeti, storici e filosofi antichi: Aristotele, Piatone, Omero, Plutarco... I dipinti interni rappresentano le visioni di Giovanni Evangelista: il giudizio universale, ispirato dall'Apocalisse per permettere «a tutti di leggere questo racconto animato». Anche i battenti delle porte nord e ovest in rame decorati con disegni ed incisioni d'oro hanno un grande valore artistico. La pavimentazione della chiesa è di diaspro recuperato nel XVI secolo da una chiesa di Rostov. La cattedrale dell'Arcangelo San Michele fu costruita tra il 1505 e il 1508 dall'architetto italiano Aloisio Novi (Friazine). E la seconda chiesa del Cremlino per le sue dimensioni. La cattedrale serviva da necropoli per i principi di Mosca e gli zar di Russia. I loro nomi sono iscritti in slavo antico sui sarcofagi. C'è la tomba di Ivan Kalita, morto nel 1340; Dimitrij Donskoj, il grande capo militare, che raggiunse la gloria nel corso della battaglia di Kulikovo; la tomba di Ivan III, il grande principe di Moscovia, etc. In una angusta cappella riposano tre sarcofagi collocati uno accanto all'altro - quelli di Ivan il Terribile e i suoi figli: Ivan, ucciso dal padre con una bastonata sferrata durante uno scoppio d'ira, e Fiodor l'erede del trono. La maestosa cattedrale con cinque cupole pur rassomigliando ad un palazzo veneziano combina elementi tradizionali dell'antica architettura russa ed elementi del rinascimento italiano. Sei colonne sono distribuite su un rettangolo, dividendo le facciate del nord e del sud in cinque parti irregolari. Il suo vero gioiello è il magnifico iconostasi di legno scolpito con ornamenti dorati del XVII secolo. L'interno della chiesa è decorato con affreschi deh 652-1666 realizzati dai pittori russi Stepan di Riazan, Jakov di Kazan, Josef di Vladimir ed altri. La leggenda racconta che sull'icona dell'Arcangelo San Michele vi erano delle tracce di bruciato provocate da un fulmine di collera che la colpì durante una tormente - simbolo di cattivo presagio. La piazza delle cattedrali è separata dalla piazza Ivanovskaja dal campanile di Ivan il Grande, che nello stesso tempo riunisce le costruzioni di varie epoche sulla zona del Cremlino. Una torre campanaria di pietra bianca è un altro capolavoro dell??™architettura russa antica. Tre dei volumi sovrapposti della torre ottagonale sono opera dell'architetto Bon le Friazine del 1505-1508. Le mura principali della torre hanno uno spessore di 5 metri. In origine l'altezza della torre campanaria era di 60 metri (simile a quella di una casa di 20 piani). Nel 1600 vennero aggiunti altri 20 metri. Rifinita da una cupola dorata a forma di cipolla, il campanile serviva da torre di vigilanza (si vedeva da ben 30 km di distanza). Quando suonava la campana a martello la gente si precipitava dentro il Cremlino e immediatamente venivano chiusi ponti e porte per prepararsi all'assedio. Ai tempi di Boris Godunov tutti erano molto orgogliosi della perizia dimostrata dai costruttori del campanile. Ancor più incredibile era vedere come venivano fissate le enormi campane sulla torre. Ogni campana aveva un nome: la maggiore era Reut di 1200 pud (quasi 20 tonnellate). Venne costruita nel XVII secolo dal maestro A. Ciokhov. Le campane di Tutti i giorni e del Giovane, del 1705, opera del maestro F. Motorin, pesano ognuna di 800 pud. Accanto alla torre ci sono la torre campanaria dell'Assunzione e la cappella di Filareto, che restaurate dagli architetti diretti da D. Gilardi, sul posto dove c??™erano gli edifici distrutti nel 1812 dai francesi. Ai piedi del campanile di Ivan il Grande si trova la Campana Zar, un monumento unico dell'antica fusione, la campana più grande del mondo di un'altezza di 6,14 metri ed un diametro inferiore di 6,6 metri, che pesa 200 tonnellate. Venne fusa in bronzo nel 1733-1735 dai maestri del Cremlino: I. Motorin e suo figlio. Durante il grande incendio del 1737 il fuoco portò via una parte dell'impalcatura che sosteneva la campana. Il contatto con l'acqua usata per spegnere l'incendio fece staccare un gran pezzo di 11,5 tonnellate. La campana ed il pezzo sono ora poggiati su di uno zoccolo di pietra all'aperto. Ancora un esempio dell'arte dell'antica fusione si trova nella piazza Ivanovskaia, vicino alla torre della Trinità: il Cannone Zar del calibro di 890 millimetri. II cannone pesa 40 tonnellate e misura 5,34 metri di lunghezza. Fu fuso in bronzo nel 1586 dal celebre maestro A. Ciokhov presso la Corte dei Cannoni di Mosca. Come per la Campana Zar che non suonò mai, il Cannone Zar non sparò mai. Era destinato, comunque, nel 1591, a difendere la porta del Salvatore del Cremlino. Tre secoli dopo, il cannone venne posto su un affusto decorativo dentro il Cremlino. II palazzo dei Terem (palazzo dello zar) fu costruito tra il 1635-1636 dagli architetti Bažene Ogurtsov, Trefil Ciarutin, Antip Constantinov e Larion Usciakov. La decorazione della facciata del Palazzo rappresenta l'architettura russa tradizionale e gli elementi decorativi tipici del rinascimento italiano. La facciata, dall'aspetto pittoresco, è profusamente decorata con ceramica policroma e finestre con stipiti in pietra bianca cesellata. I modelli popolari dell'architettura russa in legno sono chiaramente visibili sui vari livelli dell'edificio. Un tetto inclinato ricopre il granaio (il piccolo Terem dal tetto d'oro). L'interno del palazzo ha un aspetto magico e l'accesso a questo Terem è chiuso con una cancellata dorata di cui si narra una leggenda. Lo zar Aleksandr Mikhailovic decise di far coniare delle monete di rame al posto di quelle d'argento. Purtroppo a causa dell'inflazione, il prezzo del pane, del sale e del pesce erano talmente lievitati da spingere gli affamati moscoviti ad insorgere. Il saggio sovrano decise allora di ordinare il ritiro di tutte le monete in rame in circolazione ormai prive di valore e le fece fondere per farne la cancellata con l'intricato disegno che decora il Terem. Ogni piano del palazzo aveva una precisa funzione. Nel vestibolo i boiardi attendevano di essere ricevuti e, a volte, ci si organizzavano cene private. Al primo piano c'erano gli studi della zarina e al secondo gli appartamenti della famiglia dello zar. La funzione dello studio dello zar studio era sottolineata dalla decorazione delle pareti di color rosso e oro e dagli stemmi della Russia. Dumnaja serviva da sala da riunioni. E curiosa la finestra del centro, la cosiddetta finestra delle Richieste, perché vi si faceva scendere un bussolotto con le richieste della gente. Purtroppo, per avere una risposta bisognava attendere molto tempo e per questa ragione venne coniato il detto: metterlo nel bussolotto (per non ricordarsene più). L'interno del Palazzo e il suo arredamento vennero rifatti seguendo gli antichi modelli del XIX secolo dall'artista F. Rikhter. La chiesa del Salvatore, cappella privata della famiglia dello zar, venne costruita dagli stessi architetti che avevano costruito il Palazzo dei Terem. Più tardi il tetto della chiesa venne decorato con undici piccole cupole dorate con croci bizantine sulle cuspidi e mattonelle in ceramica smaltata. Tra il 1678-1682 le chiese del Palazzo subirono profondi cambiamenti. Il tema delle passioni di Cristo divenne il motivo predominante della decorazione. In quell'occasione l'antica cappella della Devota Eudoxia venne rifatta completamente e consacrata alla Risurrezione di Cristo. L'iconostasi cesellato in oro e argento venne decorato con smalti policromi, ispirati agli iconostasi del monastero della Nuova Gerusalemme. Sotto la chiesa della Natività della Vergine vi è l'antica cappella della Risurrezione di San Lazzaro, costruita in pietra bianca alla fine del XIV secolo. La facciata del Palazzo delle Sfaccettature, una delle costruzioni civili più antiche di Mosca, dà sulla Piazza delle Cattedrali. Fu costruita tra il 1478 e il 1491 dagli architetti Marco Ruffo e Pietro Antonio Solario. La facciata è rivestita in pietra tagliata che ricorda le sfaccettature di un diamante. All'interno c’è una sala grande (459 metri quadrati) dove si svolgevano le grandi manifestazioni e feste e dove venivano ricevuti gli ambasciatori. Nel 1552 il giovane zar Ivan il Terribile vi celebrò durante tre giorni la presa di Kazan. Nell'ottobre del 1653 lo zar Alessandro Mikhailovic vi annunciò agli ambasciatori ucraini la decisione dell'Assemblea degli Stati Russi, riunita in questa sala, di voler appoggiare la richiesta del leader cosacco Bogdan Khmelnitskij che voleva che l'Ucraina tornasse a far parte della Russia. Il 21 ottobre del 1709, Pietro I vi celebrò la vittoria contro l'esercito del re Carlo XII di Svezia nella battaglia di Poltava e si festeggiò sino a tarda notte «l'imperatore più fortunato ed invincibile». Le volte della sala poggiano su un pilastro centrale di sezione quadrata. Sopra il vestibolo del palazzo vi è un nascondiglio segreto, una piccola stanza, da cui le donne della famiglia dello zar osservavano quello che succedeva nella sala durante le cerimonie solenni a cui le donne non avevano il diritto di assistere. Pietro I da bambino assistette in segreto accanto a sua madre a tutte queste cerimonie e quando divenne imperatore, volle cambiare questa tradizione. Oltre ad obbligare i boiardi a radersi la barba e farli vestire all'europea, li fece partecipare ai balli in compagnia delle loro mogli. Tra il Palazzo delle Sfaccettature e la cattedrale dell'Assunzione si trovava la Scalinata Rossa, che serviva da ingresso principale agli appartamenti dello zar. Le tre parti della scalinata composta da 43 scalini erano decorate con frontespizi e porticati. Nel secolo XVII la scalinata fu ricoperta con un tetto dorato, decorato di sculture di aquile e leoni effettuate dal maestro G. Ivanov. La scalinata ha visto molti eventi importanti della storia russa. Per esempio, nel 1584 Ivan il Terribile, gravemente malato, vi osservò una cometa dalla luce sinistra che illuminava il Cremlino che interpretò come la premonizione della sua morte. Il Gran Palazzo del Cremlino fu costruito sul terreno occupato in passato da un altro palazzo dell'epoca dell'imperatrice Isabella rovinato nell'incendio del 1812. Però, malgrado gli sforzi dei restauratori, rimase in piedi solo 25 anni. Nel 1838 la costruzione del Gran Palazzo venne affidata all'architetto C. Thon ed un gruppo d'altri architetti (V. Bakarev, R Gherassimov, F. Richter, N. Citciagov e N. Ciokhin). Gli architetti seppero servirsi al meglio dei progressi fatti dall'ingegneria civile dell'epoca: puntoni di ferro, laterizi, cemento e calcestruzzo. I lavori si conclusero nel 1849. L'architettura del palazzo, nello stile russo-bizantino, fu poi copiata in molte altre costruzioni ufficiali. I lavori di restauro del Gran Palazzo vogliono riportare all'aspetto originale tutte le sale che nel corso degli anni sono state più volte trasformate. Il Gran Palazzo ha più di 700 stanze e la sua superficie totale è di 20.000 m quadrati, mentre la sua facciata principale, che da sul fiume fiume, ha 125 m di lunghezza. La parte centrale è decorata da un attico quadrato ed un pennone con la bandiera nazionale. Vari corridoi del palazzo lo collegano all Palazzo dell'Armeria, la Camera d'Oro della zarina, il Palazzo delle Sfaccettature e quello dei Terem. Al primo piano dell'edificio vi sono vari locali di servizio e una serie di camere private dell'imperatore e dell'imperatrice. Tutte le sale, rivestite in marmo e malachite, sono decorate con dipinti e sculture, oggetti d'arte in bronzo, porcellana e cristallo, ed anche con mobili intagliati squisitamente. Al piano nobile si trova un complesso di grandi sale per i ricevimenti consacrate agli decorazioni d??™onore russi. Ogni sala porta il nome di una decorazione. La più importante tra quelle è la decorazione di San Giorgio: venne istituita nel 1769 per i soldati, ufficiali e generali. Ha come motto ?«Per l'impegno e il coraggio?». Nelle numerosissime rappresentazioni di questa decorazione (croci, medaglie, stellette) i nomi di 545 reggimenti, equipaggi di navi, oltre a 10.000 nomi di eroi incisi in lettere dorate su delle targhe di marmo. Tra di loro sono i grandi capi militari Aleksandr Suvorov, Mikhail Kutusov e i grandi ammiragli Federo Usciakov, Pavel Nakhimov. La Sala San Giorgio è la più imponente - ha 61 metri di lunghezza, 20,5 di larghezza e 17,5 di altezza. Le 18 formidabili colonne sostengono un tetto a cassettoni con motivi vegetali scolpiti e dorati. Tutte le colonne sono in zinco, decorate con motivi scolpiti e rifiniti da un capitello corinzio. L'armonia dei colori, il marmo bianco e gli adorni dorati conferiscono una grande solennità alla sala. Le statue in marmo, che rappresentano delle allegorie delle vittorie dello Stato russo, degli stati e delle regioni che lo integravano, sono opere dello scultore I. Vitali. La sala San Valdimir porta il nome di un'altra decorazione consacrata ad uno dei primi principi russi. Venne istituita nel 1782 e ha come motto «Utilità, Onore e Gloria». L'immensa cupola, che corona la sala ottagonale, ha conservato il suo aspetto originale. E' proprio in questa sala che vengono firmati degli accordi internazionali. La sala di Santa Caterina ricevette il nome dell'imperatrice Caterina I che nel corso della campagna di Prut offrì le sue gioielli per pagare il riscatto imposto dal comandante delle truppe turche che avevano circondato l'esercito di Le mura di questa sala sono tappezzate di marmo di colore del nastro dell'ordine: rosa con un filo argentato. Le colonne di malachite sono rifinite da capitelli in bronzo. Una volta spostata la capitale, il Gran Palazzo del Cremlino conservò il suo ruolo di residenza della famiglia dell'imperatore. Le sale del palazzo continuarono ad essere utilizzate per ricevimenti e cerimonie. Vicino alla porta della Trinità nel 1651-1652 venne eretto un palazzo per il boiardo Miloslavskij, suocero dello zar Aleksandr Mikhailovic. Nel 1699, dopo la morte del suo proprietario, il palazzo venne ceduto al tesoro e servi come luogo di divertimento della famiglia dello zar e della corte. Fu proprio per questo motivo che venne chiamato il Palazzo dei Piccoli Piaceri. Nel XIX secolo, in questo palazzo vi erano gli appartamenti dell'amministrazione del comandante del Cremlino. Uno di essi era occupato dalla famiglia del medico A. Bevs, suocero dello scrittore L. Tolstoj. Il grande romanziere alloggiava in questo appartamento ogni volta che veniva a Mosca e vi scrisse alcuni capitoli del suo romanzo famosissimo ?«Guerra e pace?». Nel Palazzo dell'Armeria si trova un museo statale di nove sale con capolavori dell'arte decorativa dal secolo IV a quello XX: simboli della dignità sovrana, armi da combattimento e da caccia, vasellame d'oro e d'argento, gioielli, vestiti ricamati in oro, ornamenti preziosi per gli equipaggi. La storia del Palazzo risale al passato lontano del Cremlino. I grandi principi accumulavano ricchezze e le conservavano gelosamente. Aumentando di secolo in secolo, quelle ricchezze arrivarono ad essere così importanti che nel 1485 Ivan III fece costruire, vicino alla cattedrale dell'Annunciazione, un edificio in pietra, il Cortile del Tesoro. Il tesoro era composto dai degli oggetti di valore, tra cui trofei ed i regali degli ambasciatori, però la maggior parte d'essi furono fabbricati nei laboratori del Cremlino (nel Cortile delle Cavallerizze, nella Camera d'Oro e nella Camera d'Argento della zarina) dai migliori maestri artigiani. Si creavano dei veri capolavori che sorprendevano i contemporanei e che sono ancora ammirati ai nostri giorni. Dopo il trasferimento della capitale a San Pietroburgo, per ordine di Pietro il Grande, anche la gran parte dei maestri artigiani del Palazzo dell'Armeria furono trasferiti.


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Regalia imperiali della Russia

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Corona di Vladimir II il Monomaco

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Cocchio storico

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Uovo Fabergé con rappresentazione del Cremlino di Mosca

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Uovo della motonave "Memoria di Azov" (1891)

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Uovo di Pietro I il Grande (1903).

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Libri in esposizione al secondo piano del Palazzo dell'Armeria

Dal 1700 in poi, le ricchezze riunite nel Cremlino furono messe a disposizione del Palazzo dell'Armeria. Oggigiorno le collezioni di questo Tesoro sono esposte in un edificio costruito ad hoc nel 1851 dall'architetto C. Thon nello stile del Gran Palazzo. L'ultima ristrutturazione delle sale dell'esposizione del palazzo dell'Armeria risale al 1986. Una ricca collezione di oggetti russi in oro e argento dei secoli XIl-XVII permette di farsi una idea delle varie tecniche di lavorazione del metallo e dei loro stili. Tra gli oggetti dell'arte decorativa russa dell'epoca dei secoli Xll-Xlll, anteriori al giogo mongolo-tartaro, c'è il Tesoro di Staraja Riazan, una cittadina conquistata e distrutta dalle orde del Khan Batyj. I difensori della città erano tutti morti, inclusi quelli che avevano sotterrato delle meravigliose gioielli femminili (anelli, orecchini, collane), i quali dovevano appartenere alla famiglia del gran principe. Questo tesoro comprende le cosiddette barmy (collane che si mettevano sui vestiti da cerimonia). I medaglioni dei barmy, lavorati con filigrana, fili metallici molto sottili, formavano dei festoni ed erano realizzati con la tecnica degli smalti a strato. L'arte decorativa russa raggiunse il suo apice verso il XVI secolo, quando i migliori artigiani furono riuniti a Mosca, dove lavoravano per arricchire il tesoro del Cremlino. I principi e gli zar utilizzavano gli oggetti depositati nel Cortile del Tesoro durante la loro vita quotidiana e le cerimonie ufficiali. Lo stile artistico di questa epoca dava molta importanza alla forma logica dell'oggetto, la sobrietà e la semplicità del disegno, l'eleganza dell'adorno. La tecnica del niello (lega di zinco, argento, stagno, con un poco di Zolfo e di rame) è stata usata per creare il turibolo d'oro che ha la forma di una chiesa con una soia cupola. La parte inferiore del turibolo è adornata da un disegno cesellato molto fino di niello con rappresentazioni di santi. Il maestro cesellatore è stato cosi abile che il disegno pare realizzato con inchiostro e penna. E' una donazione della zarina Irina Godunova, sposa dello zar Fiodor Ivanovic, alla cattedrale dell'Annunciazione. Una delle prime descrizioni della presentazione dei tesori principeschi nel corso di un pranzo offerto dalla zar venne fatta da Siegmund von Herberstein: «Nella sala da pranzo, i tavoli erano disposti in tondo a ferro di cavallo. Al centro della stanza vi era una libreria completamente ricoperta di coppe d'oro e d'argento. Tutti i recipienti in cui ci venne servito il pranzo, le bevande, l'aceto, il sale etc., erano, stando a quando si diceva, d'oro massiccio e dal loro peso, poteva essere vero». Eccezionale anche la collezione d'argento, che comprende più di 1.000 oggetti antichi realizzati dai maestri di Nuremberg, Asburgo e Amburgo. Vi sono anche vari oggetti curiosi dell'epoca delle grande scoperte geografiche: calici, vassoi, piatti fabbricati in avorio, cocco, uova di struzzo o ambra. L'esposizione del museo permette di seguire l'evoluzione delle arti decorative e della gioielleria del XVIII secolo. Dopo le riforme realizzate da Pietro il Grande e le novità apportate alle tradizioni e ai costumi russi, sorgono nuove forme di vasellame: caffettiere, samovar, teiere. Il barocco ed furono sostituiti da un nuovo stile - il classicismo russo. La semplicità delle forme dello stile classico, mette in evidenza la bellezza naturale dei materiali e delle pietre preziose. Tra i servizi esposti, di rilievo il servizio d'argento regalato da Caterina II al suo favorito Grigori Orlov, composto da più di tremila pezzi con un peso totale di duemila tonnellate. La splendida coperta d'oro e argento dell'Evangelo realizzata dal maestro artigiano H. Unger di San Pietroburgo è decorata con 3.417 pietre preziose: diamanti, acquemarine, ametiste, zaffiri chiari. La collezione di gioielli e monili a forma d'uova di Pasqua realizzati dai gioiellieri della casa Fabergé ha una fama mondiale. Le gioielli della casa Fabergé sono sempre di una perfezione tecnica e di grande squisitezza e per undici anni ricevettero commesse dalla corte imperiale russa. La ditta venne fondata a San Pietroburgo nel XIX secolo da Gustave Fabergé cui avi erano emigrati in Estonia nel 1685. Diretta da Cari Fabergé, figlio del fondatore, la ditta riuscì a guadagnarsi una reputazione internazionale. Nel corso della Esposizione della Russia del 1882 vinsero la medaglia d'oro per la qualità dei loro oggetti. Di grande valore sono le collezioni di armi da caccia. La gran parte di quelli è stata fabbricata nel palazzo dell'Armeria del Cremlino.






IL COMPLESSO DEL CREMLINO

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Il complesso del Cremlino che rappresenta il vero cuore di Mosca, ha la forma di un triangolo irregolare e risulta cosi composto:
- Piazza delle Cattedrali: Cattedrale dell'Assunzione - Cattedrale dell'Arcangelo - Cattedrale dell'Annunciazione - Cattedrale delle Deposizione della Tunica - Campanile di Ivan il Terribile - Palazzo dei Patriarchi e chiesa dei Dodici Apostoli.

- Palazzi del Cremlino: Palazzo grande del Cremlino - Palazzo dei Terem - Palazzo del Senato - Palazzo dell'Arsenale - Palazzo di Stato - Palazzo dell'Armeria - Palazzo del Potestà - Palazzo Sfaccettato, Teatro del Cremlino.

- Lo zar dei cannoni e la zarina delle campane.

- Le torri perimetrali.



PALAZZO DEL SENATO

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Sul lato opposto al palazzo dell’Arsenale ai piedi di piazza del Senato sorge l’imponente palazzo neoclassico del Senato costruito tra il 1776 e il 1778 dal rinomato architetto moscovita Matvei Kazakov. L’edifico fu commissionato dall’imperatrice Caterina la grande per le riunioni del senato di Mosca. L’edifico è sormonatato da una cupola dove sventola costantemente la bandiera della Russia che ha succeduto a quella rossa dell ‘URSS. L’edificio ospito anche i primi uffici di Lenin e Stalin dopo la rivoluzione del 1917. Nel 1905 Ivan Kalyaev durante una manifestazione gettò una bomba sulla carrozza dove viaggiavano lo zar Nicola I e il duca Serghej Alexandrovic. Oggi il Palazzo del Senato ospita ufficialmente la residenza del presidente della Federazione Russa.

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L’imponente facciata del Palazzo Grande in stile russo-bizantino dai colori bianco e giallo, sorge sulle pendici delle colline Borovitsky nella parte meridionale del complesso del Cremlino. L’edificio fu costruito tra il 1837 e il 1849 sull’appezzamento di terreno appartenuto ai Gran Principi, commissionato dallo Zar Nicola I, fu progettato da un team di architetti sotto la gestione di Konstantin Thon fu destinato a sottolineare la grandezza dell’autocrazia russa. Thon è stato tra l’altro anche l’architetto del Palazzo dell’Armeria e della prima chiesa del Cristo il Salvatore. All’inizio del 1300 col matrimonio di Ivan Kalita con la figlia del Canato di Tatar e la sua assunzione al titolo di Gran Principe di Vladimir l’appezzamento di terreno consisteva in un certo numero di case in tronco con portici e torrette interconnesse con vestiboli, scalinate e passaggi. Il primo palazzo in muratura fu costruito durante il regno di Ivan il Terribile, ma più volte fu distrutto dalle incursioni nemiche e più volte ricostruito fino all’avvento di Pietro il Grande che trasferì la famiglia reale nella nuova capitale San Pietroburgo e i lavori di costruzione nel Cremlino si arrestarono. Il palazzo misura 125 metri in lunghezza e 47 in altezza e ha una superficie totale di 25.000 metri quadrati e include il Palazzo dei Terem e presenta ben 700 stanze. L’ala occidentale del palazzo rappresentava gli appartamenti privati della famiglia imperiale e cinque grandiose stanze erano dedicate ai ricevimenti statali ognuna di esse dedicata ai 5 ordini dei cavalieri dell’Impero che sono: gli ordini di San Giorgio, Vladimir, Alessandro, Andrea e Caterina (Georgievsky, Vladimirsky, Aleksandrovsky, Andreyevsky e Ekaterinsky). Dall’ingresso centrale sulla facciata meridionale del palazzo una scala grandiosa conduce al primo piano alla magnifica sala di San Giorgio chiamata cosi in onore dell’ordine militare più alto e decoroso, la sala copre una superficie di 1250 km quadrati con un soffitto alto 7 metri e mezzo. La sala è adornata con colonne di zinco illuminate con candelabri di cristallo. I muri coperti da numerose placche marmoree portano inciso nell’oro i nomi delle unità russe che si sono distinte in battaglia e degli uomini e comandanti dell’Ordine di San Giorgio. Fra loro c’è il nome del generale Kutuzov eroe della guerra Napoleonica e l’ammiraglio della marina militare Nakhimov. Eleganti colonne sono inframmezzate tra le iscrizioni nel marmo, ognuna di essa decorata con una statua di donna che tiene in mano una ghirlanda di alloro impersonando le vittorie dell’esercito russo. La sala di San Giorgio viene usata per ricevimenti diplomatici di Stato e cerimonie ufficiali come la presentazione di premi governativi. Tra i personaggi piu illustri ospitati in questa sala figura l’astronauta Yuri Gagarin dopo aver compiuto la grande impresa di oltrepassare i confini del Pianeta Terra, dove gli fu conferita la stella d’oro come eroe dell’Unione Sovietica. La sala è stata anche teatro della firma del trattato INF tra il segretario del PCU Gorbacev e il presidente USA Ronald Reagan il 1 giugno 1988. Porte rispecchiate conducono dalla sala San Giorgio alla sala ottagonale dell’ordine di Vladimir situata sul luogo dell’antica piazza dei Boiari del palazzo dei Terem. La sala è caratterizzata dal suo soffitto ripido decorato con stucchi dal quale pende un magnifico candeliere di cristallo a tre strati. La sala Vladimir conduce alle più vecchie strutture del palazzo attraverso le vie d’accesso dorate del Vestibolo Santo, come nel palazzo dei Terem e nel palazzo Sfaccettato, oggi questa sala viene usata per le firma dei trattati internazionali. Durante l’era comunista altre due grandi sale del palazzo e cioè la sala Alexandrovsky e la sala Andrevsky furono combinate in una sola camera e furono adibite alle riunioni e conferenze generali del partito comunista divenendo il quartier generale del Soviet Supremo e oggi della federazione Russa. Il pianterreno ospitava gli appartamenti della famiglia imperiale che sono stati preservati attentamente come museo della dinastia zarista. Tutte le stanze sono decorate con stucchi e ricoperte con marmi, ornate con apparecchiature e mobilia di quell’epoca e la piu particolare è la sala Caterina adornata abilmente con pilastri di malachite e mensole accoppiate in colore e modello tanto da sembrare che la sala sia stata realizzata da un solo pezzo di pietra preziosa. Purtroppo il Gran Palazzo del Cremlino, il Palazzo Sfaccettato e il Palazzo dei Terem sono vietati alla vista dei visitatori !!!


PALAZZO DI STATO

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Questo palazzo fu costruito nel 1961 e la sua costruzione causò la distruzione di un monumento dei primi del 19 secolo e di altri edifici storici. Si presenta come una scatola monolitica con la sua abbondanza di scontri di banchine di vetro molto contrastanti con lo stile generale delle strutture del Cremlino. L’edificio affonda ben 17 metri sotto terra e contiene 700 appartamenti tutte con funzioni diverse e fu usato per ospitare i congressi del partito comunista. Dopo il crollo del regime l'edificio fu rinominato Palazzo dello Stato e ospita il gran teatro del Cremlino, usato per concerti, forums e balli per bambini ogni inizio di anno nuovo.


PALAZZO SFACCETTATO

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La costruzione del Palazzo Sfaccettato fu iniziata nel 1487, dall’architetto italiano Marco Ruffo, che cominciò la costruzione della sala del trono nel palazzo di Ivan III, e il lavoro fu terminato dal suo assistente Pietro Antonio Solari. Questo edificio di mattoni è costruito su un singolo pilastro su un pianterreno molto alto. Nonostante il suo minimo appoggio la camera copre un’area di 500 metri quadri. Nella parte meridionale della camera, vi è il famoso Portico Rosso intagliato nella pietra bianca, dove gli Zar si affacciavano tradizionalmente per ricevere la loro gente. Nel 1930 il portico fu rimosso per essere ripristinato nel 1994 facendo cosi tornare il palazzo nel suo antico splendore, e l’edificio fu denominato “Sfaccettato” proprio grazie alla sua facciata principale che guarda sulla piazza delle Cattedrali. La tecnica chiamata “ruggine di brillantovi” consisteva nel rivestire ogni blocco di rivestimento di pietra bianca con quattro sfaccettature. Questa particolare lavorazione è tipica dell’architettura dell’era Rinascimentale. Le decorazioni barocche che sono visibile dall’esterno dalle finestre furono apportate piu tardi e cioè alla fine del 17 secolo. I muri interni sono dipinti da artigiani di Palekh tra il 1838 e il 1849 e gli affreschi furono copiati da lavori degli artigiani del 17 secolo. Da molti secoli il Palazzo Sfaccettato testimonia gli eventi cruciali della storia della Russia. Nel 1552, Ivan il Terribile festeggiò la conquista di Kazan e nel 1653 in questo edificio fu presa la decisione di unire i popoli di Russia e Ucraina. Pietro il Grande invece festeggio la sua vittoria sugli svedesi nel 1709 mentre Gorbacev usò quest’edificio per intrattenere Ronald Reagan e Margaret Tatcher negli anni tesi della Perestrojka. Ancora oggi questo palazzo viene usato dal presidente della Russia per i ricevimenti.


PALAZZO DELL'ARSENALE

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L'Arsenale in russo (???????) è un grande edificio trapezoidale a due piani situato nell'angolo settentrionale del Cremlino di Mosca e che attualmente ospita il Reggimento del Cremlino. Nel Medio Evo, il sito era occupato da granai. Dopo l'incendio di questi (negli ultimi anni del XVII Secolo), lo Zar Pietro il Grande incaricò un gruppo di architetti russi e tedeschi di costruire al loro posto il palazzo dell'Arsenale. La costruzione ebbe inizio nel 1702 e durò fino al 1736, quando fu completata sotto la direzione del Feldmaresciallo Munnich. Durante la Campagna di Russia di Napoleone, i soldati francesi in ritirata distrussero la parte centrale dell'edificio. Questa fu ristrutturata fra il 1816 e il 1828 secondo un progetto neoclassico per ospitare un museo che celebrasse la vittoria russa su Napoleone. Per questo motivo, 875 cannoni catturati alla Grande Armata in ritirata furono messi in mostra lungo le pareti dell'Arsenale. Di questi, 365 sono francesi, 189 sono austriaci, 123 sono prussiani, 70 sono italiani, 40 sono napoletani, 34 sono bavaresi e 22 olandesi. Dal 1960 lungo la parete sud dell'edificio sono esposti cannoni russi del XVI e XVII secolo.


PALAZZO DELL'ARMERIA

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Il Palazzo dell’Armeria è uno dei più antichi musei di Mosca, istituito nel 1808, situato nel Cremlino. Il museo dell’Aremria nasce come arsenale nel 1508 e fino a quando la corte fu trasferita a San Pietroburgo l’Armeria era responsabile della produzione, degli acquisti e lo stoccaggio di armi e gioielli e articoli vari per la casa degli Zar, dove vennero impiegati i migliori armaioli (i fratelli Viatkyn), gioiellieri (Gavrila Ovdokimov) e pittori (Simon Ushakov) per la realizzazione dei lavori. Nel 1640 venne anche aperta la scuola di studi di iconografia pittorica dove venivano impartite lezioni sulla pittura e l’artigianato. Nel 1700 l’Armeria è stata arricchita coi tesori d’oro e d’argento dello Zar russo. Nel 1711 Pietro il Grande aveva trasferito la grande maggioranza dei maestri nella nuova capitale San Pietroburgo e 15 anni dopo l’Armeria si fuse con la più antica depositaria dei tesori reali. Successivamente lo zar Alessandro I nominò l’Armeria come il primo muse pubblico di Mosca nel 1806, ma le collezioni furono aperte al pubblico solo 7 anni più tardi. L’attuale edificio fu eretto nel 1844 – 1851 dall’architetto imperiale Konstantin Ton e dopo la rivoluzione bolscevica il museo fu arricchito con tesori espropriati alla sagrestia del Patriarca e a cattedrali e monasteri e anche a molti privati e alcune opere furono addirittura vendute all’estero per ordine di Stalin nel 1930. Nel 1960 però l’armeria diventa il museo ufficiale del Cremlino e 2 anni più tardi il Palazzo dei Patriarchi e la chiesa dei Dodici Apostoli furono assegnate all’Armeria per ospitare il museo di Arti Applicate. Oggi il museo ospita il fondo Russo dei diamanti, vantando di una collezione unica al mondo di arti applicate che abbracciano il periodo dal 5 al 20 secolo, alcuni dei gioielli sono costituiti dalla corona Imperiale di Russia, Monomachk, il trono d’avorio di Ivan il Terribile, il diamante Orloff, il casco di Yaroslav II, le sciabole di Kuzma Minin e Dmitri Pozharsky, collane di Riazan, vasellame d’oro e argento, articoli decorati con incisioni, smalti e ancora carri imperiali, armi, armature, acciaio militare e le famosissime uova di Fabergè.


PALAZZO DEI DIVERTIMENTI

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(Potesnyj dvoretz) – Questo palazzo fu edificato originariamente nel 1651 ma fu rimaneggiato varie volte. Risulta quasi invisibile perché si trova nel prolungamento del palazzo dell’Armeria di Stato. Il nome viene dal fatto che fu occupato per un certo periodo dal teatro di Corte.


LO ZAR DEI CANNONI

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Questo pezzo di artiglieria unico, realizzato con bronzo e lungo più di 5 metri con un calibro di 890 millimetri fu fatto dall’artigiano di corte Andrei Chokhov nel 1586. Quest’arma gigantesca pesa più di 39 tonnellate e dal 1960 è stato posizionato su un affusto nella piazza Ivanovskaya all’interno del Cremlino, circondato da palla di cannone di ferro colato enormi che pesano all’incirca mille chili l’una, ma sia le palle che il cannone sono puramente decorativi e non sono mai stati usati in combattimenti anche se l’opera viene vista come arma potente a difesa del Cremlino. Il cannone venne decorato con rilievi figurati e con il ritratto dello Zar Fedot Ioanovich sul suo cavallo. Grazie alle sue insolite figure esso è il cannone più grande del mondo tanto da guadagnarsi il soprannome orgoglioso di Zar dei Cannoni.


LA ZARINA DELLE CAMPANE

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La Zarina delle campane sorge su un piedistallo non lontano dalla torre campanaria di Ivan il Terribile. Con un peso di oltre 200 tonnellate, un’altezza di oltre 6 metri e una circonferenza di 6,6 metri è la campana più grande del mondo. La storia della sua costruzione è marcata da una serie di sfortune quasi soprannaturali. L’imperatrice Anna Ioanovna affidò la costruzione della campana a un meccanico francese ma essi si rifiutò perché ritenne fosse stato impossibile creare una campana di quelle dimensioni e il lavoro fu quindi affidato alla squadra di artigiani di Motorin e suo figlio. La campana fu gettata in una grande fossa scavata su piazza Ivanovskaya, gli artigiani prepararono questo getto in 2 anni, ma il lavoro dovette fermarsi a causa di un incendio fortuito che bruciò totalmente la struttura di legno dove si sarebbe dovuta alzare la futura campana che causò la morte anche di Motorin il vecchio per il dolore. Il lavoro però fu comunque continuato dal figlio e nel 1735 il bronzo fu versato nel getto, ma due anni più tardi a causa di un surriscaldamento del bronzo liquido un grosso pezzo di metallo di 11 tonnellate si staccò dalla campana e per un altro secolo la campana fu destinata a rimanere nella buca. Solo nel 1836 dopo un secondo tentativo la campana fu elevata dalla buca e posata sul suo piedistallo insieme al suo visibile pezzo distaccato. Oggi i visitatori del Cremlino possono ammirare il ricco lavoro di decorazioni sugli esterni della campana ossia dipinti di Gesù Cristo, la Vergine Maria, Giovanni Battista e altri santi e patroni.
fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] | miste
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